KAFKA SULLA SPIAGGIA di Murakami Haruki, Einaudi
pubblicato da: Mirna - 21 Novembre, 2018 @ 6:49 pmIl VIAGGIO era il tema di cui parlare nel nostro LibrIncontri.
Ho pensato a tutti i libri che ho letto che parlano di viaggi veri o metaforici, viaggi alla scoperta di nuove terre o viaggi all’interno di sè.
I viaggi di Gulliver, Tristam Shandi, Patagonia di Chatwin, Il giovane Holden: fuga e viaggio di formazione, viaggio allegorico come la Divina Commedia, e tanti tantissimi altri. On the road,
Vedremo oggi di quali libri parleranno gli amici…
A me è tornato alla mente Kafka sulla spiaggia letto nel 2008 appena pubblicato da Einaudi. Su consiglio di Gary.
Ricordavo il lungo viaggio intrapreso dal quindicenne che si fa chiamare Kafka e dall’anziano Nakata attraverso il Giappone. Da Hokkaido verso il sud, a Shikoku. (Sono andato a cercarlo in una biblioteca fuori città.)
Il primo in fuga da un padre violento e alla ricerca di se stesso, l’altro spinto da una sorta di missione surreale.
Seguendo percorsi paralleli, che non tarderanno a sovrapporsi, il vecchio e il ragazzo avanzano nella nebbia dell’incomprensibile schivando numerosi ostacoli, ognuno proteso verso un obiettivo che ignora ma che rappresenterà il compimento del proprio destino”
La vita è un viaggio e forse anche un sogno, come diceva Calderon de la Barca. E in questo magnifico romanzo troviamo entrambi.
Murakami è eccezionale: racconta minutissimi dettagli della vita quotidiana giapponese e avveninmenti assurdi e surreali come la pioggia si sanguisughe al passaggio di Nakata che sa parlare con i gatti.
Un viaggio dunque alla i ricerca di sè per il giovanissimo Kafka che dovrà alfine attraversare il labirinto oscuro di una foresta fuori dal tempo presidiata dai due soladati giappo0nesi che vi erano rimasti per decenni pensando che la seconda guerra non fosse finita.
Figure della fantasia, fantasmi che entrano ed escono dal passato e dal futuro.
Il tempo che è un protagonista importante per la dolce e bella signora Saeki che non sa decidere dove fermarsi.
Tanti personaggi che “ascoltano” se stessi per comprendere il senso della vita che spesso, come ci racconta Murakami, non è come crediamo. Visionario e bellissimo questo romanzo ci regala la possibilità di guardare ovunque , al di fuori di ciò che crediamo di vedere e dentro di noi, fino alle visceri, visceri che guarda caso hanno la stessa forma di un labirinto.