pubblicato da: Mirna - 8 Agosto, 2018 @ 3:35 pm
“Carissima Mirna, mi felicito per le piacevoli pagine dal diario di Borzonasca e ti invio alcune righe relative a tre letture che han accompagnato le mie giornate di inizio estate.
Ho trovato sorprendente il modo in cui K. Ishiguro in “Non lasciarmi”,
M.Robinson in ” Le cure domestiche”
e W.G.Sebald in “Austerlitz”,
tre autori appartenenti ad orizzonti temporali e spaziali diversi  ed operanti  su piani letterari diversificati sian riusciti ad avvicinare gradualmente il racconto ad una sorta di metafisica della storia in cui il ricordo pareva tornare ancora una volta a vivere e riecheggiare poi dentro di me a lettura conclusa.
Jacques Austerlitz non sa nulla della sua infanzia e della sua famiglia biologica e quanto piu’ rintraccia il filo della memoria, tanto piu’ si rende consapevole che il tempo non esista ma che esistano soltanto ‘spazi differenti, incastrati gli uni negli altri in base a una superiore stereometria fra i quali i vivi e i morti possono entrare ed uscire a seconda della loro disposizione d’animo’.
Anche la prosa evocativa  di K. Ishiguro in ‘Non lasciarmi’ gemma con grande forza espressiva un racconto splendido di tre fanciulli, Kathy, Tommy e Ruth, uniti da una grande amicizia, nata nel collegio inglese di Hailsham e scalfita da fragilità continue e da entita’ ‘prigioniere’.
Da una cornice di dolore e di ricordi sfumati  emerge in tutta la sua intensità  in ‘Le cure domestiche’di M.Robinson la narrazione di  due sorelle, Ruth eLucille, orfane a causa di un incidente della mamma che tentano di allargare la maglia dei pensieri per conquistare un senso di libertà che possa assumere  una valenza morale, anche se il segreto del loro mondo appare al lettore e a loro stesse come un enigma irrisolvibile.
Un augurio iridescente di felici giorni di estate in un abbraccio davvero caro, Maria Grazia”
Consiglio caldamente anch’io Cure domestiche di cui ho già parlato nel blog.
Grazie carissima amica! Ci vedremo a Settembre. Un abbraccio.