MARIE ASPETTA MARIE di Madeleine Bourdouxhe
pubblicato da: Mirna - 15 Maggio, 2018 @ 4:37 pmFinalmente Adelphi ha pubblicato questo secondo romanzo di Madeleine Bourdouxhe  pubblicato in Belgio nel 1943 subito dopo La donna di Gilles che siamo riusciti a leggere qualche anno fa (cercatelo nel mio archivio ).
Se la moglie di Gilles viveva per e attraverso suo marito fino a immolarsi quando l’amore per lui non c’è più,  qui la protagonista rappresenta l’energia femminile e l’ottimismo. Ed è una donna, giovane sposa trentenne , pienamente padrona di sè.
Perchè ama la vita e riesce a vivere la pienezza del momento con consapevolezza.
Ama suo marito, sa che è  un amore dalle mille sfaccettature che può modificarsi nel corso del tempo, ama sua sorella fragile ed inconsistente, ama i suoi genitori e ama quel giovane universitario conosciuto in vacanza.  Lo ama perchè si assomigliano: entrambi sono forti, parlano poco e lasciano l’altro padrone di se stesso.
Questo è il tema bellissimo del romanzo.
Se lo avessi letto a vent’anni lo avrei preso come modello. Meno male sono ugualmente convinta che occorra essere indipendenti senza dipendere da altri. (Per questo La donna di Gilles mi aveva  un po’ irritato).
Marie vive questa avventura erotica con sano piacere senza pensare al domani, perchè il futuro – pensa – si sarebbe creato da solo, giorno dopo giorno. Conta il presente, l’attimo da vivere.
Occorre essere capaci di trovare piacere nella solitudine per comunicare con se stessi. Incontrarsi, vedersi, trovare in se stessi le possibilità della vita. E amare ogni cosa. Anche gli oggetti domestici, le persone amabili, la Parigi affascinante che regala coins di bellezza  in ogni stagione.
Camminare per Parigi – diversamente da Modiano che perlopiù vaga di notte in dimensioni oniriche e lontane nel passato – Maria è dentro, è centrata in se stessa ed in ogni attimo. Bellissima la descrizione del giro in giostra con un gentile giostraio che la sorregge.
Questo è il sorriso che la vita può regalarti se sei disponibile e non timoroso dell’altro.
Quando il marito di Marie deve trasferirsi nel piovoso Belgio Marie accetta con tristezza, ma non soccombe. Lei è forte, alta, piena di energia. Dovrà tornare a Parigi per aiutare la sorella, deciderà di rimanerci per molti giorni per dare le sue lezioni di latino e incontrerà il suo giovane amante in una bella città francese piena di archi e palazzi dorati.
Una vera donna dunque che non rinnega il piacere delle cure domestiche, una donna libera e indipendente che ama ritrovarsi da sola per non avere altro testimone che se stessa. Per gironzolare, bere un caffè, fumare una sigaretta e pensare a chi ama.
Come non trovare stupendo il momento in cui Marie, una sera di vacanza al mare, lascia il marito allegrotto e ciarliero e tutta la compagnia, per avventurarsi con una barchetta al largo per starsene in silenzio ed in pace sul mare della notte?
Splendida donna. Prima cosa è riconoscere se stessi, andarvi incontro.
Simone de Beauvoir ha ripreso molte sue riflessioni per scrivere alcuni capitoli de Il secondo sesso.
Lo leggerò questa Estate. Grazie Mirna.