MEMORIA DI RAGAZZA, di Annie Ernaux
pubblicato da: Mirna - 30 Novembre, 2017 @ 8:50 amUltimo romanzo di questa straordinaria scrittrice, oggi 77 enne, vincitrice del Premio Strega Europeo del 2016 con Gli anni.
Annie Ernaux già da ragazza iniziò a fare di se stessa un essere letterario, qualcuno che viveva le cose come se un giorno dovessero essere scritte.
Una vera scrittrice dunque che ha  fatto della sua autobiografia letteraturizzata uno strumento acuminato di indagine sociale, psicologica, storica.
E il nodo tra il suo essere reale ed essere poi scrittrice si snoda in questo forte e non indulgente “Memoria di ragazza“
Non è¨ un caso che il periodo topico dei suoi 17- 20 anni non fossero stati analizzati precedentemente fino in fondo. C’era qualcosi di nascosto, forse “vergognoso” secondo la morale corrente di quegli anni.
Ora è¨ il momento per Annie Ernaux: ora che ha davanti a se¨ quasi tutto l’arazzo della sua esistenza.
Torniamo all’estate del 1958, quando Annie ha quasi 18 anni e si sente imprigionata nella piccola città in cui vive, controllata dai genitori bigotti che possiedono un bar-drogheria di cui per tanto tempo si vergogna.
Un’adolescente alla ricerca della libertà . dei piaceri del sesso, di “io” diversi come quelli che conosce passando da un libro all’altro.
Ha l’occasi0ne di fare l’educatrice in una Colonia Sanatorio…finalmente da sola, lontano dai genitori amorevolmente oppressivi.  Sente che sta per vivere un momento esaltante e si butta a capofitto in ciò che crede di essere – o forse per lei lo è¨ veramente – la libertà , la gioia, il piacere. Si sente un’avanguardista del “piacere sessuale” ancor prima di aver letto Il secondo sesso di Simone de Beauvoir.
Ma è troppo “ingorda ” di vita, di ebbrezza per essere serena o equilibrata. E’ un’adolescente che vuole scoprire i piaceri del sesso.
Ma le sue occasioni sono frustranti ed umilianti. Forse per questo la Ernaux riesce a scriverne solo ora.
A me dà l’impressione che nel suo “agitarsi” nel desiderare H (che assomiglia vagamente a un pesante Marlon Brando) ci sia soprattutto un contorcersi per cercare veramente ciò che vuole dalla vita.
Un semestre a Londra come ragazza alla pari prima di capire che lei ama solo la letteratura e vuole diventare scrittrice.
Ed ora finalmente la necessità di svelare quel periodo di turbamenti, disordini alimentari, angosce. Un periodo proibito in cui sicuramente è germogliata la sua vocazione.
Ciò che conta non è¨ quel che succede, E¨ cio² che si fa di ciò che succede.