Finalmente pioggia a Borzonasca 25 giugno 17
pubblicato da: Mirna - 26 Giugno, 2017 @ 6:12 pm
E’ arrivata infine la pioggia tanto attesa e ci siamo ritrovati un po’ più con noi stessi, senza lo sforzo di combattere il caldo, l’umidità , le ore pesanti del dopopranzo.
Più leggera sul mio letto blu, stamani, mentre ascoltavo il ticchettio della pioggia  sentivo un diffuso benessere vuoi per Mimilla che ai miei piedi ronfava, vuoi per il bel  libro di Haruf che sto leggendo  o semplicemente perché sono viva ed ancora capace di provare meraviglia e curiosità per ciò che accade intorno a me . E naturalmente dentro di me.
Come dico sempre qui a Borzonasca riprendo la me-stessa delle estati precedenti.  Ritmi diversi, abbigliamento diverso, percezioni tutte particolari, ma sempre in un continuum che  ogni mattina mi vede pulire il tavolino e le sedie del terrazzo , all’ora del tè  bere le tisane con Grazia  e a sera  innaffiare le ortensie e  le rose.
Ieri  conversando  con il farmacista notavo che mi sembra che le persone siano  sempre uguali,  come ferme nel tempo,  anno dopo anno,  e lui concordava dicendo che è proprio questo paese a sé stante, lento, autosufficiente per le cose vitali, a “congelare†gli abitanti e le abitudini.
Per esempio: a tarda sera vedo sempre a  le solite cinque amiche sedute in due panchine perpendicolari posizionate  nella stessa sequenza degli anni passati.  Devono avere il posto prenotato .Non mi sembrano neppure invecchiate.
Ma forse qua nessuno invecchia. Ad un certo punto  si sparisce e pochi se ne accorgono.
Il tempo non ha orari precisi, salvo che per  quello dei pasti.
Ciò che si farà è fluido e incostante senza eccessive passioni (sempre e soltanto per il cibo ci si infervora: ci vuole la maggiorana o l’origano nei ripieni? Le biete si mangiano ripassate o condite?)
Al bar Macera , punto nevralgico del paese, c’è un silente impreciso  appuntamento del mattino. Tutti attratti dal leader Massimo  che parla del tempo, delle ultime notizie e consiglia a quale festa  gastronomica partecipare.
Il tempo è  come una nuvola vagante intriso di se stesso e  indifferente a noi esseri umani. Siamo noi che vogliamo catturarlo e imprigionarlo per avere più certezze e qualche direttiva .e forse per vivere più intensamente i momenti: quelli dell’attesa e quelli del carpe diem.
Borzonasca come tanti piccoli paesi italiani sembra sospeso in un mondo tutto suo e per il  tempo estivo è per me lo scenario ideale.  Posso rilassarmi a volontà (anche troppo a volte) e potrei anche non guardare l’orologio.
Tanto ci sono le campane che ad ogni ora e mezz’ora rintoccano.
Alle 20.00 poi il campanile non si accontenta delle ore ma inizia un concerto con l’Ave Maria seguito da tutti i cani del villaggio. Soprattutto da quello dei miei vicini che ulula disperatamente.
Mimilla invece si è abituata, se le prime volte scappava dentro casa  ora si  accuccia rassegnata  sotto l’amareno  e aspetta che cessi tutto questo fervore mariano!
Cara Mirna,
Io sono Beatrice Peterlini la nipote di Rosetta e Gianfranco,
la nonna mi ha parlato molto di te,il tuo gatto e il tuo blog .
Ho deciso di scriverle perche ho appena finito di leggere un libro meravigloso e glielo volevo
consiglare .
Si intitola “QUA LA ZAMPA”
Parla di un cane che muere e si rincarna ricordando la vechia vita .
Siccome non sa cos’è l’amore lo descrive .
Spero che lei legga questo libro
Buone ferie e buona lettura
Beatrice
Contentissima del consiglio, carissima Beatrice. Saluti cari ai tuoi nonni e buone letture estive.