LONTANA DAL MIO GIARDINO di Kate Atkinson e altri libri per l’estate
pubblicato da: Mirna - 2 Giugno, 2017 @ 5:00 pmE’ bello talvolta andare tra gli scaffali della Biblioteca e cercare  vecchi romanzi di autori che ami. Volevo leggere ancora Kate Atkinson, straordinaria scrittrice statunitense.
Questo libro è stato pubblicato nel 1911 da Frassinelli. Il titolo originale sarebbe Human Croquet, titolo forse più adatto alla storia densa di personaggi che vivono e sognano esistenze parallele, come fossero palline da far circolare tra un archetto e l’altro.
Perchè mi è piaciuto? Perchè una vicenda drammatica come l’abbandono di due bambini da parte della madre è raccontata con un humour straordinario.
L’io narrante è Isobel, la bambina ormai sedicenne che non sa se credere al fratello che parla di alieni come rapitori di gente scomparsa. Isobel ha la capacità di immergersi talvolta nell’immaginazione più sfrenata che la porta nel passato, in una sorta di dislocamento temporale che la aiuta nel suo disagio affettivo.
Il suo racconto svela i dettagli di una vita quotidiana di un sobborgo inglese degli anni Sessanta e i suoi più nascosti segreti.
Non mancheranno  sorprese da thriller, dosate sempre in mndo da far apparire questo puzzle come un gioco che si compone e ricompone secondo regole già decise.
Pagine esilaranti quando si parla della zia Vinny e delle sue sigarette, o di Isobel stessa che si sente mestamente nel club dei Non Baciati.
Nella scena clou della scomparsa della madre Eliza – dove finalmente scopriremo la verità – Kate Atkinson è abilissima.
Tutt’altro genere la dolce elegia dedicata alla moglie  è Lei mi parla ancora di Giuseppe Sgarbi, padre del celebre Vittorio.
A novantacinque anni dopo poco tempo di vedovanza Giuseppe non può che parlare ancora con lei, ripercorrendo la  storia del loro  grande amore. Ne emerge un sentimento prezioso per Caterina, Rina,  una donna forte, volitiva, sicuramente fuori dall’ordinario. Una donna-sole che dava energia a tutti coloro che la circondavano, primo fra tutti l’amato marito.
Una scrittura placida come il fiume che passa vicino a Rovigo, ma densa di ricordi speciali, importanti, interessanti.
Siamo a Stienta, a Ferrara, a Rovigo, in farmacia e alle aste d’arte. Ripercorriamo quasi tutto il secolo passato seguendo questi due giovani che si laureano in chimica insieme. Lui 90, lei 110!!!
Lui ama di lei la sua capacità di essere libera, di essere veramente se stessa, di amare lui.
Chapeau a questo marito così vero,così grande , da non aver mai imposto nulla che contrastasse l’essenza della sua compagna.
Da leggere.