ROMA…for ever
pubblicato da: Mirna - 17 Febbraio, 2017 @ 6:06 pmCome si fa a star lontani da Roma?
Sapere che in questo momento mentre al nord  il buio ci avvolge laggiù ci sono mille sfumature di colori che ti stremano e ti fanno scintillare la vita?
Non resisto e complici due mostre intriganti come quella di Edward Hopper e Artemisia Gentileschi ho accettato il caloroso invito di Nicoletta e sono scesa come una freccia nel cuore della capitale.
Mi immergo nella sua atmosfera e mi sembra di riallacciare sensazioni ed emozioni che fanno parte del mio DNA: quel gusto ancestrale di morbidezza e bellezza, quel canticchiare del cuore mentre ci si aggira tra piazze luminose di fontane  o stradine lastricate di sanpientrini, quell’esigenza di abbandonarsi a un tepore mediterraneo quasi ebbro di stridii di gabbiani e di rondini.
Non la conoscerò mai completamente, ma mi piace scoprire ogni volta i suoi mille tesori.
L’isola Tiberina.
Tre Caravaggio in una Chiesa, la tomba del Beato Angelico in un’altra, Michelangelo, Bernini e Borromini…l
.
E la sua mitica prospettiva.
Armonia, maestria, fascino.
I pensieri si adeguano alla bellezza di ogni angolo: diventano garruli come i pappagallini verdi  visti in un  chiaro cortile accanto a a Palazzo Venezia.
E’ del poeta il fin la meraviglia.
E qui in questa città eterna se ne prova ad ogni passo.
Nicoletta mi porte a Villa Spada dunque, a Palazzo Corsini e mi mostra e mi spiega.
Io sono incantata e capisco che questo mio sentire è terapeutico e galvanizzante.
Roma incantatrice.
E poi Villa Adriana. Dopo Tivoli. Si può ridere o urlare di gioia?
Perchè no?
Lo spazio scelto dall’Imperatore Adriano è già sbocciato di primavera: mandorli fioriti, margheritine sui prati, rosmarino azzurro e ulivi  e poi …
il Canopo.
Io so che potrei essere preda della sindrome di Stendhal e cadere nell’acqua che riflette le statue, ma resisto , forse perchè ho mangiato i tonnarelli cacio e pepe e perchè ripenso ai carciofi alla Giudia.
Non so che cosa mi trattiene dall’abbracciare statue, colonne, forse il pensiero del passato? Del desiderio di rileggere Memorie di Adriano della Yourcenar? Forse la consapevolezza che la Bellezza è imprendibile, vaga, ma che tu puoi ripeterla  nel ricordo.
E poi c’è la casa di Nicoletta nel cuore di Roma, piena di colori, terrazzini di limoni, tetti caldi sotto un cielo pervinca. Ci aspettano un aperitivo e tante risate.
C’è la sua speciale scaletta a chiocciola che porta sul secondo terrazzino segreto  dominante  una parte di Roma pulsante di vitalità e misteri. Una Roma che ti entra nel sangue e che vorresti vedere ogni giorno.
Ci sono i nostri aperitivi serotini mentre  la luce sfuma  lentamente in viola , rosso e arancione,  e noi ripercorriamo ciò che abbiamo visto e condiviso, facendo del nostro stare insieme  un altro piacere .
Che bella Roma, e che belle foto! Rendono l’idea di aria, spazio, la storia stratificata. Mi manca suonare nella città eterna… conto di farlo al più presto. Ricordo bene la sensazione di tepore che da’ questa città che, con tutti i suoi difetti di vita quotidiana, rimane forse “la città più bella del mondo”?
Che poesia, Mirna! Vien voglia di rivederla questa città da cui manco da diversi anni. E se organizzassimo un viaggio anche noi? Un abbraccio, e arrivederci. Carla
Bellissime le tue notazioni, Mirna, sempre così carezzevoli e poetiche! Mi chiedo perché da tanto tempo non vado a Roma… Non ci abiterei, ma passare qualche giorno in quelle atmosfere è un desiderio che affiora ogni tanto, anzi ogni poco! Chissà ? Spero di non lasciar passare altro lungo tempo. Ho ricordi molto belli di quando, soggiornandovi per preparare la mia tesi di laurea, ho percorso Roma fittamente, l’ho “camminata” intensamante restandone anch’io sempre incantata!