QUALCUNO di Alice McDermott, Einaudi ed.
pubblicato da: Mirna - 11 Gennaio, 2017 @ 9:02 amNonostante la nostra Biblioteca trentina non riesca ancora a fare grandi acquisti tra le novità letterarie io riesco sempre a trovare romanzi poco pubblicizzati, ma notevoli.
D’altronde i lettori accaniti come fanno a trovare buoni romanzi? Non certo dai consigli TV, forse da qualche inserto dei quotidiani o da alcune  riviste o soltanto cercando in librerie e biblioteche con il proprio fiuto di lettore individualista.
Ognuno ha i propri gusti e le proprie esigenze. Quindi quando incontro questa Alice McDermott e imparo che è stata finalista dei maggiori premi americani, come il Pulitzer e il National Book Award (anzi questo l’ha proprio vinto) non posso fare a meno di portarmelo a casa e gustarmelo o sul sofà o a letto, la sera.
E che piacere, che diletto!
Leggere, leggere, leggere in questo mese così freddo e pieno di emozioni natalizie. Nel bene e nel male.
Mi piacerebbe tanto avere ogni tanto un cenno da voi, cari lettori e lettrici del mio blog.
Qualcuno o “Someone” è la storia di una donna qualunque che noi cominciamo a conoscere da bambina. Una bambina con la vista offuscata per un difetto congenito agli occhi per cui tutto ciò che lei osserva con curiosità golosa è appannato e forse reso più onirico.
La troviamo subito seduta sui gradini della sua casa ad aspettare l’amato padre che odora di alcool e che per lei è un profumo affettivo e consolatorio.
Ma quante persone camminano e agiscono nel suo rione: c’è Pegeen che inciampa di continuo e guarda troppo i ragazzi, C’è Lucy la Cicciona, impavida e scurrile, Bill Corrigan reso quasi cieco dai gas in trincea, Walter Hartnett che sarà il suo primo amore.
Un rione, quello di Brooklin, un piccolo mondo (Come per me fu Cantarana durante la mia infanzia e prima adolescenza)
Marie la protagonista narrante ci introduce nel suo mondo in una sorta di flash back – che sembra essere il nuovo stile narrativo per molti autori  -dalla sua infanzia , alla vita matrimoniale, fino alla vecchiaia.
Da un’infanzia fragile in cui Marie si sente alla mercè dei grandi ( ma sarà così per tutti i bambini?)  alla consapevolezza dei suoi desideri.  Un quasi romanzo di formazione che passa attraverso un obitorio dove Marie lavora per anni, come se già dovesse intravvedere la fine di ognuno di noi.
Ci sono immagini folgoranti di persone e di intuizioni sulla vita in generale.
Immagini accorate di una vita semplice  che racchiude, come in ogni vita – anche la nostra – il mistero  di ciò che ci circonda.
Una scrittura poetica che incide dolcemente la vita, la morte, l’amore.
Da leggere.
Dopo mesi di lettura silenziosa del tuo blog, mi rifaccio viva per salutarti ed augurarti, con un bel po’ di ritardo, un sereno 2017. Ultimamente ho letto libri regalati da persone care: ” Fiori” di Vita Sackville-West e “La vita emotiva dei gatti ” di J. Moussaieff Masson, perfetti per chi ama gatti e giardino. E , a piccole dosi, splendido per immagini e testo, ” Il giardino di Virginia Woolf “, che tu ben conosci.
Grazie per le cronache, i consigli di lettura ( senza di te non avrei conosciuto i racconti di Nadia Ioriatti ) e i “pensieri sparsi “. Maria Rosa
Grazie, cara Maria Rosa, di esserti affacciata al mio blog e dei consigli di lettura che corrispondo in pieno. Giardini e gatti! Che meraviglia.
Il giardino di Virginia Woolf, che ho lasciato a Borzonasca, è un piacere per gli occhi e per la mente. Fotografie bellissime dei luoghi dove la scrittrice e il suo marito-giardiniere eccelso hanno trascorso gli ultimi anni della loro vita.