IL DIARIO DI NINA di Nina Lugovskaja
pubblicato da: Mirna - 14 Dicembre, 2016 @ 9:40 amCi ha letto con interesse ed emozione Il diario di Anna Frank apprezzerà anche il diario di Nina Lugovskaja, sebbene sia stato scritto in una situazione diversa, ma …non troppo, come vi accorgerete.
Se Anna viveva la sua adolescenza nascosta, braccata dai nazisti, senza nessuna possibilità di uscire nonostante la flebile speranza di poterlo fare , Nina vive nella Russia di Stalin, libera di uscire, andare a scuola,  ma sottomessa a regole e timori staliniani. Suo padre, sovversivo, viene arrestato e lei stessa (con madre e sorelle)  e proprio per questo diario sarà condannata a cinque anni di lavori forzati in un gulag.
Della terribile esperienza del gulag non c’è traccia perchè quando Nina sarà liberata non scrive più. E pensare che nelle sue pagine si legge che voleva tanto diventare scrittrice.  E ammutolita dalle atrocità subite. Riuscirà a dar spazio alla sua voce soltanto con una pittura neutra e pacata. Si sposerà dopo i 40 anni.
E pensare che era una ragazzina vivacissima, attenta, intelligente che riusciva a dare giudizi maturi sulla situazione storica e sociale in cui viveva.
Il suo diario potrebbe anche essere definito “diario di una scolara” perchè molte pagine sono dedicate alle lezioni che segue, alle amicizie, ai primi amori, ma ci sono tante riflessioni importanti ruguardanti sia la sua vita interiore e i suoi rapporti con i genitori e coetanei,  sia acute valutazioni sul regime, su Stalin stesso- Giudizi taglienti che dimostrano l’insofferenza nei confronti del sistema totalitario. Con una precisione incredibile in una ragazzina di 14 anni leggiamo le sue valutazioni su ciò che succede . Scrive inorridita il 31 agosto 1933 .”Strane cose avvengono in Russia. Fame, cannibalismo…” , parla della terribile carestia che soprattutto in Ucraina faceva strage fra la popolazione contadina.
Lei stessa, pur di famiglia cttadina, mamma insegnante, soffre la fame. Ha un solo abito che deve lavare e asciugare in fretta per poterlo indossare a scuola e nelle rare visite.
Dalle sue pagine si evincono il suo illuminato spirito critico e brama di libertà .
Durante una perquisizione in casa viene trovato il suo diario. Confiscato, letto attentamente  da parte dell’NKVD e sottolineato nelle parti ritenute sovversive sarà la “prova”  delle sue intenzioni terroristiche,
Nina nasce nel 1918 e vive la sua adolescenza proprio negli anni del terrore stalinistista, Â gli anni Trenta. Le purghe ebbero inizio. La gente spariva senza lasciare traccia. Improvvisamente e senza scampo si sentiva bussare di notte alla porta di casa…chi non veniva giustiziato finiva nei campi di lavoro il famigerato Arcipelago Gulag descritto da Solzenicyn. Â Si calcola che venti milioni di persone morirono nei campi di lavoro durante gli anni del Terrore Staliniista..
Nina si salvò
Il suo diario rimase  insieme a tanti altri tra i dossier della polizia segreta.
Irina Osipova lo ha scoperto quando  dal 1988 si poteva raccogliere e studiare documenti relativi alle repressioni politiche in URSS tra il 1918 e il 1954.