L’OSCURA SACRALITA’ DELLA NOTTE di Julia Glass
pubblicato da: Mirna - 30 Novembre, 2016 @ 6:08 pm
Julia Glass è nata a Boston nel 1956. Vive con la famiglia a Marblehead, in Massachusetts. È una delle più apprezzate scrittrici statunitensi, autrice di cinque romanzi, vincitrice del National Book Award nel 2002 e premiata, tra gli altri, con il National Endowment for the Arts, il Nelson Algren Award e il Tobias Wolff Award
Questo  bel romanzo pubblicato lo scorso anno da Nutrimenti mi ha tenuto compagnia in molti pomeriggi bui catturandomi con una storia o meglio con più storie che ruotano intorno ad una paternità negata.
In un breve intermezzo d’amore viene concepito Kit che ormai quarantenne sente la necessità di ritrovare le sue radici paterne. Si ritrova disoccupato, in crisi esistenziale nonostante una bella famiglia, sa che deve  trovare coraggio per ritrovare autostima e decisionismo. La moglie lo incita ad “andare avanti” e per lui questo significa partire e cercare…
Sua  madre Daphne rimasta incinta giovanissima non gli ha mai voluto rivelare l’identità del padre ma poi si era sposata con Jasper un vedovo con due figli.
Kit si è sempre sentito protetto da Jasper, guida alpina, sciatore provetto, rude e sicuro uomo di montagna, lasciato  però da Daphne dopo alcuni anni per un altro uomo.
Kit che ormai si sente allo sbando pensa che andando da Jasper possa sapere qualcosa del vero padre. Forse sua madre quand’era ancora sposata con lui si è confidata.
E qualcosa Jasper sa.
L’interessante di questo romanzo sono i flash back e i tanti personaggi che partono da un punto, giungono alla fine a sciogliere i nodi passando attraverso alcuni punti cruciali.
Come la tempesta perfetta che arriva proprio mentre Kit si trova da Jasper, così insieme riescono a salvare una coppia ferita nel bosco.
O come la telefonata tra Jasper e la nonna paterna di Kit, Lucinda che a metà romanzo diventa il perno della vicenda.
Lucinda cattolica fervente che ha dovuto sottostare alla decisione di Daphne di non rivedere mai più il nipotino, Lucinda che è terrorizzata dall’ictus che ha appena colpito il marito. Lucinda che pensa al figlio morto con afflizione continua.
Sì perchè il figlio prediletto , il padre di Kit, è morto ormai da tempo. L’altro figlio è omosessuale , la figlia ha tre bambine.
Un altro punto clou diventa – come spesso nella narrativa americana  –  il pranzo del Ringraziamento, quando  si svelano segreti e i  timori e quando  la famiglia si riassesta.
Ci sono spessore,  coralità e quell’inevitabile ribaltamento di prospettive quando una  verità inaspettata si rivela.