Le parentesi del tempo
pubblicato da: Mirna - 26 Agosto, 2016 @ 8:51 am
Tra libri, passeggiate,tisane e  cibo.
E l’estate che lentamente decresce. Cambia la luce che diventa un po’ più obliqua, i colori si attenuano, mi sembra che gli aironi volino più silenziosi. E la grossa libellula entrata stamane in cucina mi sembrava un po’ sperduta.
Ma tutto è ugualmente bello pur se si accompagna a una struggente nostalgia di ciò che ancora non è finito del tutto. La luce entra più tardi e se ne va prima: le rondini tacciono verso le venti dopo i voli felici attorno al campanile.Ma le belle di notte sono rigogliose di rosso, fucsia,arancione e i cachi stanno inturgidendosi. C’è sempre vita nel cosmo.
E ci sono libri interessanti come “Sogna un piccolo sogno di me†di Merete Morken Anderse, norvegese che con questo romanzo del 2003 ha vinto il Premio della critica norvegese.  Struggente ed implacabile autoanalisi di due genitori che devono affrontare il suicidio della loro figlia sedicenne.  Ed anche il loro essere coppia e persone. La verità cercata chirurgicamente come sanno fare i nordici, da Ibsen a Bergman. Molto efficace. Da psico- dramma teatrale.
Ed intorno a Borzonasca boschi, laghi, faggi, abeti. Cime da cui si vede il mare. Ancora sul Caucaso, monte di 1250 mt ad ammirare tante cime e il Golfo del Tigullio. Mangiare polenta al rifugio. Parlare piacevolmente con le  amiche.
Alberi ovunque e non solo nel bosco.
Alberi maestri del veliero genovese dove a Ferragosto Grazia ed io abbiamo trascorso una giornata preziosa. Mostra di Muncha a Palazzo Ducale, visita al Porto, strade, chiese e carruggi; incontro con Renata al Caffè Douce, altre mostre in una Genova tranquilla, semivuota ma percorsa da brividi  frizzanti di vitalità  marina.
E alberi di notte sotto la tende dei giovani che ci offrono carne grigliata e un falò magico che brilla in contemporanea alla luna piena.  Ma prima di giungere tra loro vaghiamo smarrite, ma curiose tra la nebbia che sale a strascichi dal lago di Giacopiane.
Un lucore da opera scozzese ci avvolge. E tutto termina perfettamente ,mentre scendiamo per la strada nel bosco verso Borzonasca  , con l’incontro di un gruppo di mucche e vitelli bianchi, che ci affiancano placidamente, con una placida sacralità senza tempo..
Beviamo le tisane nei pomeriggi caldi, Grazia ed io, come i Berberi nel deserto, ma spesso la accompagniamo con biscotti e dolcetti.
Ma non solo.Vogliamo parlare delle nostre cene del sabato sera? Questa volta ho finito in bellezza con il mio risotto alle borragine e fiori azzurri, e con le pesche al cioccolato e amaretti al forno.
Sono già passati otto sabati da quando Grazia ebbe l’idea di scambiarci inviti.  Un’altra estate sta finendo.
Ma oggi c’è ancora il sole caldo, le dalie sono in fiore, le farfalle svolazzano e c’è già in previsione una blanda tisana…con la golosa torta ai pinoli di Macera!!!
Ma…chi l’avrà già intaccata? Mistero