ESSERCI… TRA FIRENZE E COMPLEANNO
pubblicato da: Mirna - 31 Maggio, 2016 @ 8:55 amIl DASEIN… l’ esserCi  di Heidegger mi ha accompagnato in questa metà di maggio così piovosa e strana dove le rose profumano ma poi si accasciano sotto la pioggia.  Ma a Firenze nei due giorni di sole prima del crollo del pezzo di Lung’Arno io c’ero e mi sentivo dentro la bellezza dell’esterno e delle mie sensazioni.
Mi sembrava di andare verso aperte possibilità  mentre mi perdevo nella bellezza del Duomo e di Santa Croce, e poi nel Giardino dei Boboli , verso una novità di accadimenti che sembrano permettere all’esistenza di mutare nel corso del Tempo , delle Ore.
Un caffè in Piazza Duomo, una fiorentina da Coco Lezzone con finali cantucci nel vin santo per iniziare i festeggiamenti del mio…ennesimo compleanno.  Un’estasi improvvisa nell’alzare lo sguardo verso la sommità del Campanile di Giotto. Declamare alcuni versi di Foscolo davanti alla sua tomba in Santa Croce.
C’ero nel Tempo immediato e mi sembrava di tendere verso una nuova sistemazione dell’esistenza sempre  variabile nel suo corso. Il Concerto di Stefania alla Pergola con il suo  strepitoso Beethoven,  il  mio sorridente vagolare solitario sul Ponte Vecchio,  poi insieme davanti alla Porta del Paradiso, nel viale dei cipressi e nella limonaia del Giardino di palazzo Pitti. Un airone cinerino sulla statua del Nettuno, noi ferme sotto il sole a calpestare quel tratto di lung’Arno che il giorno dopo si sarebbe divelto.
DASEIN , c’eravamo in quel momento quasi immemori e vuote di presagi, ma intensamente presenti.
Intanto il mio compleanno si avvicinava e intorno  si avvicendavano  affettuosi intrecci. E fiori profumati, e dolci e amici.
Così ieri, questo ormai fatidico 30 maggio (per me!) c’ero proprio …al ristorante con i nostri splendidi Maria Teresa Ellen e Riccardo, e con Stefania, Enza e Miki arivata da Roma .
Allegria dello stare bene insieme, del lasciar andare il tempo e i pensieri senza fatica perchè avvolti da affetto e stesso approccio alla vita. Senso di beatitudine e gratitudine, un Dasein semplice che fluiva leggero come lo spumante e il buon cibo da gustare.
Giorni speciali e qui mi discosto da Heidegger per ripensare a Charlotte Bronte e Katherine Mansfield che adoravano le giornate speciali in contrasto con quelle “dalla stessa fisionomia pesante e priva di vita” (Â Bronte).
Mentre la Mansfield  non poteva sopportare “i giorni che non valgono la pena di essere vissuti” i giorni calmi, lisci, grigi, sempre eguali a se stessi ( i giorni “flinghe” avrebbe detto mia nonna, come le carte che a Briscola non valgono nulla).
Bene questi miei giorni di Firenze e compleanno sono stati vivi, intensi…però devo aggiungere che proprio per aver raggiunto un certo numero di anni …per me ormai ogni giorno val la pena di essere vissuto e talvolta mi piacciono proprio quelli monotoni, calmi, lisci perchè posso con più facilità entrare in me stessa e riassaporare gli accadimenti!
L’Esserci anche per ritrovarsi e vivere intensamente il momento. Belli anzi bellissimi tutti.
E’ così, per me, come afferma Helen Keller, protagonista del romanzo ” Il silenzio delle conchiglie”, :”La bellezza delle cose mi ha insegnato la loro importanza”., intensa narrazione dei primi anni di vita della piccola Helen. (edizioni e/o).
Ci sono stati giorni belli in questa ultima settimana di maggio… Musica, viaggi, bellezze artistiche e molto affetto, molta amicizia. Rendere speciali gli eventi rari, certo questo e’ auspicabile, rendere speciale OGNI momento dell’esistenza, questo per me e’ saggio, e fa gustare i giorni con colori ancora più’ vividi, in ogni minimo atto. Mi sembra che siamo tutti allineati qui sul blog, la lettura ha sicuramente un posto importante in questa attitudine.
E’ bello vivere in una comunità ‘ di intenti ed essere circondati da persone “che ci sono”. Grazie a mamma per il poetico ed efficace resoconto degli ultimi eventi. Grazie agli amici per il calore. Stefania
Che bello questo diario poetico Mirna. Ci sono momenti che valgono una vita e tu li racconti con intensità , leggerezza e poesia. Ancora auguri amica che porto nel cuore e che vorrei vedere più spesso. Che bello vederti con Stefnia, Miki, Enza, Riccardo e Maria Teresa. Siete bellissimi. Un abbraccio e happy belated birthday :-)))
Verba volant, scripta manent e allora… te li scrivo anche questi auguri, tanti e belli per il tuo compleanno, cara Mirna. Sii sempre così, raffinata e avvolgente di leggiadrìa tutto ciò di cui parli e scrivi, capace di dare pennellate di poesia alla vita!
Da GARY…Ithaca, N.Y.
Ciao Mirna,
Come stai? Un piccolo “ciao” per oggi, e i miei auguri di compleanno tuo. Stavo leggendo nel mio libro degli indirizzi, e ho visto il giorno tuo.
Come sta Mimilla? Siete arrivate ancora in Borzonasca? Per me stesso avrò solo viaggii piccoli ques’estate, o come lo credo a questo punto. Sarò il regia per uno spettacolo a Ithaca a settembre, il “Candide” di Bernstein, e andrò a Toronto certo per vedere la sorella, Wendy. Sto leggendo, come sempre—”All the Light We Cannot See” (Anthony Doerr), il bellissimo “Speak” da Louisa Hall, “The Seed Collectors” (Scarlett Thomas), e “The Blue Guitar” (John Banville). Queste cinque ne ho letto nei giorni scorsi, e addesso sono ritornato a “Don Quixote” (il primo ritorno, dopo venticinque anni), e “Come Dio comanda,” lo quale ho comprato quattro anni fa a Genova.