SHEHERAZADE…PER LA GIORNATA DELLA DONNA
pubblicato da: Mirna - 8 Marzo, 2016 @ 10:19 amPerchè Sheherazade oggi 8 marzo per parlare di donne importanti?
… dalla suggestione intensa vissuta  ieri alla Facoltà di Lettere dopo aver ascoltato  Lisa Marchi presentarci Le Mille e una notte .
Ci ha letto alcuni racconti accompagnata da Stefania Neonato al pianoforte.
Che donna moderna, coraggiosa, intelligente, fattiva questa Sheherazade. Altro che odalisca!
Soltanto in una edizione araba dell’opera la giovane che si consegna liberamente al re persiano Sahrigar per cercare di salvare le fanciulle uccise dopo ogni notte trascorsa nel talamo regale, viene descritta come donna che legge e comprende.Â
Donna che ha il grande potere dell’affabulazione, del racconto che avvince e che in modo subliminale insegna. Ha una mente colorata direbbe Citati, come Ulisse, il grande primo narratore.
E ha un disegno nella sua mente di giovane donna. Quello non solo di salvare la sua vita ma di cambiare il tiranno e la sua visione del mondo.
Il re Sahrigar, furioso per il tradimento della moglie, esige ogni notte nel suo letto una fanciulla che poi  fa uccidere all’alba. Per vendicarsi.
Sheherazade insiste con il padre di poter offrirsi e quando il re incuriosito accetta, lei  gli chiede anche di poter avere con sè l’amata sorella, sorella che nascosta sotto il loro letto dovrebbe ascoltare le storie che Sheherazade ogni sera è abituata a narrarle.
Astuzia, lungimiranza, comprensione totale dell’altro: rispetto di facciata per l’autorità dispotica nell’escamotage di raccontare alla sorella per far capire invece al re attraverso questi suoi racconti fatti anche di violenza, crudeltà e tirannia che può nascere una nuova realtà , un mondo più giusto.
Sheherazade: paladina delle altre donne che per “mille e una notte” dormiranno sonni tranquilli .
Sheherazade che con la potenza della parola riesce a incantare, a far riflettere e forse a far cambiare una realtà .
Avvincente e interessante dunque la conversazione di ieri dal titolo Storie che migrano e si contaminano. Suoni e racconti da “Le Mille e una Notte”.
Lisa ha aggiunto che in questi tempi di chiusura verso i mondi “altri” che cosa c’è di più adatto che riaprire “i cancelli” verso l’Oriente parlando proprio di un grande libro pubblicato per la prima volta in Francia nel 1704 e che da allora ha incantato i suoi lettori?
Tutti sanno che sono storie orali antichissime raccolte con attenzione da vari scrittori arabi.
Lisa e Stefania hanno lavorato insieme con passione per trovare un filo che unisse le diverse culture che informano le storie de Le Mille e una Notte e il loro rapporto con l’arte occidentale. In una presunta idea di “purezza” che crea estraneità e sospetto verso tutto ciò che è “altro”, l’insegnamento di queste storie, dalla loro comparsa in Europa e dagli influssi che hanno avuto sulle arti occidentali fra cui la musica, è che tutto ciò che è umano è “contaminato”, tutto è prestito, ispirazione o modello per qualcos’altro.
Grazie alla professoressa Giovanna Covi ideatrice di  questo ciclo di incontri sulla “Cittadinanza condivisa“ che proseguirà al Dipartimento di Lettere e Filosofia fino al mese di maggio con altri temi della nostra attualità .