AUTUNNO fra ricordi e libri
pubblicato da: Mirna - 23 Settembre, 2015 @ 4:43 pmIniziato l’autunno con pioggia, meno luce, città e tutto ciò che si ricollega ad un’altra parte dell’anno.
Ma è già finita la “distesa estate” con i suoi “gloriosi mezzogiorno”?  O torneranno ancora brevi giorni di sole a riportarci il brivido intenso dell’essere parte pulsante e immemore della meraviglia?
Intanto i ricordi sono vividi, chiudo gli occhi e rivedo ogni momento di una tranquilla villeggiatura di signora agée. E poi…mi rimangono più di settecento foto! Talmente intensi i “momenti d’essere” come scriveva Virginia Woolf da volerli fermare per sempre in immagini come se non mi accontentassi di vivere solo quell’istante, ma volessi dilatarlo.
Non una, ma due tre volte
voglio vivere lo stesso istante,
chè l’impeto del tempo in piena
si frantumi in mille schegge su di me
e mi sveli le infinite forme dell’esistere.
Voglio partorire versi su versi
per incatenare al mio sentire
i cerchi concentrici della possibilità ,
non un sorso voglio tralasciare della mia eternità .
Ho scritto questa poesia in un’estate del 1998 ispirata sempre dal mio giardinetto  dal quale riesco a partire per lunghi “viaggi immaginifici” grazie anche alla lettura .
Non è sempre necessario andare altrove per trovare avventure e me ne sto accorgendo sempre di più. Ogni libro è un viaggio, ogni meditazione è un altro viaggio.
L’ultimo libro letto a Borzonasca è stato LA GATTA di COLETTE.
Da leggere sicuramente per capire a fondo non solo la psicologia del gatto , ma anche l’animo umano. In poche parole un giovane che ha una deliziosa gattina si sposa  ma alla fine si sentirà costretto a tornare a vivere con l’animale. La moglie non è sincera, nè amorevole come lui vorrebbe. E forse lui stesso non è ancora maturo per un tipo diverso di vita.
Strepitosa Colette.
Qui a Trento ho trovato in biblioteca  “TRE SASSI BIANCHI” di Lisa Genova italo-americana, neuropsichiatra. Un toccante racconto su un bambino autistico. Le vite  di due  giovani donne che si incrociano sull’isola di Nantucket: una la madre di  Anthony un bambino autistico morto ad appena otto anni, l’altra che cerca di sopravvivere alla scoperta del tradimento del marito.
Ben ritrovati a tutti…e le vostre letture, i vostri ricordi estivi?
Ben tornata, Mirnalice! Intensissima, delicata, proprio “tua” la poesia che pubblichi. Hai una capacità di tradurre in parole le sensazioni che è preziosa e rara, davvero! La tua è vera poesia. E sappiamo bene che molto viene contrabbandato per poesia senza esserlo veramente, anche se penso che ognuno debba avere il diritto sacrosanto di scrivere, scrivere, scrivere quello che gli fa piacere scrivere.
Mi avvince molto il problema dell’autismo. Alcuni anni fa avevo letto “Se ti abbraccio non aver paura” di Fulvio Elmas (forse, non ricordo bene) sullo stesso argomento. Padre e figlio (il padre è l’autore) hanno partecipato ad alcune trasmissioni televisive e ricordo che era stato emozionante vederli.
A presto, nel rinnovato contesto cittadino!
Ciao carissima Teresellen, sono d’accordo con te che scrivere scrivere sia un toccasana. Credo che ” I tre sassi bianchi” ti piacerà , perciò te lo presterò, se lo vorrai. La Biblioteca ce lo lascia per un mese.
I cerchi concentrici della possibilità …
nello stagno della vita ma anche nelle strade che calpestiamo
Un saluto settembrino
an ma
Ciao Anna Maria e a presto.