LA FESTA di Margaret Kennedy, ed.Astoria
pubblicato da: Mirna - 29 Agosto, 2015 @ 10:47 am
Il consiglio di questa settimana: leggete questo bel romanzo edito Astoria, i soliti libretti rossi .scritti da autrici inglesi del Novecento.
E proprio ieri leggevo su Il Venerdì di Repubblica un articolo di Giulia Villoresi intitolato “Leggere cambia il cervelloâ€. Beh, noi lettori lo sappiamo già da un pezzo, ma ci piace condividere l’importanza che la lettura ha sul nostro divenire.
Chi legge perfeziona la propria “teoria della menteâ€, si sviluppano maggiormente  ciò che chiamiamo empatia. Capire il prossimo ci consente non solo di predirne le azioni, ma anche di accettarle. Comprendere quindi meglio gli stati mentali, i nostri e quelli degli altri e di metterli in relazione ai comportamenti.
In sostanza decifrare la mente altrui è come decifrare un testo scritto. E sono soprattutto i romanzi a sollecitare l’immedesimazione, l’immaginazione; le storie riproducono la vita e leggerle significa un po’ viverle. Naturalmente è meglio leggere buoni romanzi piuttosto che quelli letti solamente per evasione. “ Ricercatori americani hanno rilevato effetti persistenti della lettura sui neuroni della corteccia somatosensoriale, quella coinvolta , ad esempio, nelle sensazioni fisiche e nel sistema di movimento
 il che suggerisce che il romanzo trasporti il lettore nel corpo e nei panni dei personaggi non solo mentre legge, ma anche nei giorni successivi.â€
E’ quello che mi è successo con La festa. di Margaret Kennedy.
 Coinvolta nella storia dei personaggi riuniti nell’albergo di una cittadina della Cornovaglia – e che sappiamo già dall’inizio sarà schiacciato da una enorme roccia staccatasi improvvisamente – ho continuato a pensare ad essi giungendo alla conclusione (non avevo letto il frontespizio) che tante persone rappresentavano i  sette peccati capitali. Iniziando dall’accidioso proprietario dell’albergo che non aveva neppure aperto la lettera del governo dove veniva chiaramente annunciato il pericolo della zona passando attraverso l’ odiosa  golosa Lady Gifford fino alla terribile Mrs. Cove che per cupidigia   farebbe morire le sue tre pallide figliolette. E la lussuria? E l’invidia? Ecc.
Chissà chi perirà sotto la roccia. (!!!)
Intanto le tre piccole Cove umiliate e vessate dalla madre non desiderano altro che dare una festa insieme a tutti i clienti dell’albergo e ai camerieri. Rappresentano la bontà , la giustizia , la modestia? Fatto sta che intrecciati alle loro giornate estive appaiono i piccoli Gifford, la deliziosa cameriera Nancibel, Evelyn  la figlia bistrattata di un violento canonico, il figlio generoso dei proprietari dell’albergo.
E ci sono momenti di gioia anche per la dolce Mrs. Paley che ha perso una figlia ed è adombrata da un marito cupo e vinto.
Serate di luna sugli scogli, piacere di conoscere persone generose e desiderio di essere lieti in questa progettazione di una festa per tutti sul mare.
Da leggere.
Romanzo che fu adattato anche per il teatro..
Â
A proposito di lettori e letture….un petit cadeau puor toi ma chère!
LIBRI
Tutti i libri del mondo
non ti danno la felicità ,
però in segreto
ti rinviano a te stesso,
Lì c’è tutto ciò di cui hai bisogno,
sole stelle luna.
Perché la luce che cercavi
vive dentro di te.
La saggezza che hai cercato
a lungo in biblioteca
ora brilla da ogni foglio,
perché adesso è tua.
Da “La felicità ” di Hermann Hesse
Grazie Laura del delizioso cadeau in versi. Alla fine è sempre dentro di noi che “dobbiamo andare”, ma come suggerisce Hesse i libri ti aiutano.
A bientot…con l’accento circonflesso.