PARLAVA AGLI ANIMALI di Fulvio Maiello
pubblicato da: Mirna - 8 Febbraio, 2015 @ 8:31 amE’ sempre interessante ascoltare chi ci racconta una storia perchè ci porta in altri luoghi e in altri da noi.
E mi soffermo anche sulla necessità di scrivere per molti di noi: vedere sulla pagina bianca i pensieri, i ricordi , le fantasie riprodotte in parole visive. Tutto sembra così più vero, più significativo, più valente.
Siamo in Sicilia, quella terra  profumata di zagare che Fulvio Maiello ci descrive con amore portandoci in notti tiepide e odorose di gelsomino : tre “le ombre, ricamate nel buio della notte dai ghirigori barocchi…†dove il giovane protagonista parla con gli amici del futuro. Siamo a Noto, la meravigliosa città del Barocco siciliano.
Ma siamo anche nella campagna di zio Gaspare, il vecchio contadino che parla con gli animali.
Tripudio di colori di aranceti, mandorli,peperoni, rose-sentinelle, fichi maturi. Un ambiente saturo di sole e colori.
La storia è semplice ma altamente significativa.
La saggezza del vecchio Gaspare che conosce il mondo e la natura e proprio per questo è traduttore di ciò che vedono e sentono gli animali diventa il punto cardine degli avvenimenti.
I due ragazzi senegalesi che sono venuti a cercare un po’ di benessere sull’isola vengono dapprima visti con diffidenza da molti, ma sia il mondo animale, sia Gaspare, loro portavoce, spiegheranno la semplice verità del tutt’uno dell’umanità con il creato.
Trovo questo racconto quasi una fiaba: proprio perché ci sono i protagonisti buoni, Enrico e la sua famiglia, le vittime dapprima perseguitate dai cattivi antagonisti e poi accettati in seno alla comunità , perché ci sono personaggi come il buon mago Gaspare e addirittura una fata, una vecchietta vestita di nero con i capelli bianchi, che appare nella casa dove sono ospiti i due giovani stranieri: “Portava sul braccio una piccola cesta di vimini ricoperta di foglie di vite: Bussò alla porta e consegnò la cesta dicendo†Sono alcuni fichi portati stasera dalla campagna. Sono per i ragazzi†e dopo un attimo scomparve come un refolo di fumo disperso dal vento.
Un happy end come nelle migliori fiabe
Fulvio Maiello è nato a Pachino (Siracusa), ma dagli anni sessanta si è trasferito a Trento. E’appassionato di letteratura e scienze della terra.. Collabora con una rivista edita dal locale Museo di Scienze Naturali ed è il presidente della locale Associazione Mineralogica Provinciale. Ha pubblicato altri romanzi.
Così domani pomeriggio nel nostro incontro  al Café de la Paix , ore 17.00, parleremo sì delle nostre letture, ma anche di scrittura. C’è un gran desiderio di scrivere e di stampare le nostre  storie, i nostri pensieri per poter comunicare e condividere parte del nostro essere. Per sentirci meno soli. Verba volant, scripta manent.
Ci sarà anche Nadia Ioriatti, avida lettrice oltre che scrittrice, così i libri, i romanzi, i saggi saranno gli ospiti d’onore.
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