L’UNICO FIGLIO di Anne Holt , Einaudi

pubblicato da: Mirna - 4 Febbraio, 2015 @ 12:32 pm

cop[1]Un particolare giallo scandinavo che si svolge tra neve e freddo come ci si aspetta.

Siamo a Oslo e l’omicidio delle direttrice di un orfanotrofio pone seri problemi  a Hanna Wilhelmsen, appena nominata ispettore capo.  Anche perchè un particolare  alunno appena giunto in orfanotrofio è scomparso dopo aver creato infiniti problemi agli educatori. Si tratta di Olav, un dodicenne obeso disturbato psicologicamente e spesso aggressivo. Viene definito “un bambino a rovescio”

Tutto si complica con il suicidio  del vice direttore dell’orfanotrofio. Ma è un suicidio? Anne aiutata dal simpatico ispettore Billi T. non  ci pensa due volte a scendere tra le strade di Oslo tra il degrado, ma anche tra un’umanità dolorosamente viva. Anche la società norvegese non è perfetta  sembra suggerirsi questa storia dal finale enigmatico, ma coerente con certe priorità dell’anima.

Importante e descritto con una sorta di diario intimo il rapporto tra Olav e la madre che  ripercorre dolorosamente la vita del figlio del quale ha da tempo compreso le grandi difficoltà  che egli ha a rapportarsi con gli altri e con il mondo. Una sofferenza senza scampo che si innesca nella vita degli altri, orfani e educatori della casa famiglia.

Nel plumbeo febbraio norvegese scopriamo squarci di vita della direttrice assassinata, di Maren l’assistente sociale che fa per vocazione e con grande passione il suo lavoro. E’ soltanto a lei per esempio che il difficile Olav si rapporta.  Ci viene raccontato in modo elegante e sobrio  anche  un po’ di  vita privata dell’ispettrice  Hanne che convive con una donna.th[3]

Un thriller certamente interessante.

Anne Holt è nata nel 1958. Avvocato, giornalista e persino per un anno  Ministro della giustizia, è una delle più importanti scrittrici di gialli norvegesi.

 

 

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