MILANO da …bere, mangiare, ammirare
pubblicato da: Mirna - 29 Gennaio, 2015 @ 9:41 amMilano è energia, fretta pulsante, curiosità , una scarica elettrica per me dopo le ultime settimane languide  trascorse in gran parte sul sofà a studiare e a  leggere. E poi il sole del pomeriggio non scende così in fretta come a Trento. Anche dopo le 16.00 il Duomo è colorato di rosa e mi mette allegria e una speciale aspettativa per Chagall, surrealista, simbolico, volante, onirico.
Palazzo reale e le sue scale imponenti, tanta gente e tante suggestioni: violinisti verdi, rabbini sui tetti, l’ amata moglie Bellacon fiori bianchi o vestita di nero o lilla  , ma sempre trattenuta con amore dal marito per non lasciarla andare. Così Maristella ed io ci aggiriamo estasiate tra colori forti del villaggio russo mai dimenticato da Chagall, fra paesaggi di neve o denunce rosse e cupe dell’orrore. Riusciamo a trovare i nostri dipinti preferiti ( avrei voluto anche Grazia con me!) e poi giochiamo con l’inseparabile macchina fotografica. I momenti devo gustarmeli anche dopo, alla mia maniera proustiana ripensandoli e rivedendoli sia con la memoria che con gli occhi.
Al museo Poldi e Pezzoli ci sono le quattro dame del Pollaiolo! Tre delle quali provenienti da New York e Parigi. Come resistere? Dopo un caffè in un elegante pasticceria, il giorno dopo, con amica trentina per fatal combinazione anch’essa a Milano, ci facciamo una scorpacciata di bellezza. Sì, Milano è da gustare, come d’altronde lo sarebbe la vita. Bellezza, amici, sorrisi, affetto.
Abbiamo riso come ragazzine in pasticceria, Bianca, Sandra ed io, giocando con le nostre immagini riflesse e lasciandoci  cullare dall’atmosfera calda, frizzante, profumata di caffè e pasticcini. Spazi di tempo come un quadro perchè racchiusi in una cornice deliziosa di convivialità e consonanze.
E poi l’inatteso e speciale finale della mia tre-giorni milanesi: l’incontro con l’ amico d’infanzia carpigiano Vincenzo! Dopo quasi sessant’anni. Milano da bere nella caffetteria di Palazzo reale e da…mangiare in una simpatica Salsamenteria di Parma, in via San Pietro all’Orto . Prosciutto e salame con varie salsine e lambrusco speciale bevuto in tazze, sotto lo sguardo severo  di Giuseppe Verdi e di tanti rosei prosciutti appesi.
Che delizia!