IO, TINTA DI ARIA di Nadia Ioriatti
pubblicato da: Mirna - 11 Dicembre, 2014 @ 3:44 pmIl titolo della raccolta di questi  trenta brevi racconti di Nadia Ioriatti è l’anagramma del suo nome. Ma certamente non solo.
Perchè l‘aria è ciò che respiriamo, è ciò che ci fa esistere.
E le parole incidono. Anche il nome Nadia in russo significa Speranza. Ciò che questa signora dal viso bellissimo ci regala con i suoi scritti sono i suoi ricordi dall’infanzia ad oggi. Ritratti intensi del padre, importantissimo per la sua vita, figure familiari, un contesto corale del quartiere trentino dei suoi primi anni.
E le vicissitudini della vita: il matrimonio, i figli,  la malattia, il lavoro per Questo Trentino e finalmente il suggerimento di un amico  di raccogliere i suoi scritti in questo volumetto.
Maria Teresa ne è rimasta entusiasta e ce lo ha presentato lunedì scorso:il contenuto è veramemente bello e il registro linguistico è chiaro e scorrevole, ci spiega. Ci legge alcuni brani in cui emergono personaggi particolari come il famiglio Carletto che veniva coccolato, da anziano e malato, dagli uccellini liberati dalla voliera.
Presto lo leggerò anch’io. Ma lo consiglio subito a tutti voi. “Io, tinta di aria” ed. Curcu & Genovese
Per ora ho soltanto conosciuto l’autrice di questi frammenti di storia preziosa.
Ho trascorso con gli amici del gruppo lettura  un bellissimo pomeriggio al Cafè de la Paix , raccolti intorno a Nadia dagli orecchini di perla.
Trovo sia un momento magico quando le persone cominciano ad aprirsi come un fiore, quando lentamente gli sguardi dapprima fuggitivi si illuminano di intesa. Quando si cerca di entrare o di far entrare l’altrui anima. Quando si intuiscono consonanze e ricchezza di sentimenti.
Per questo ci ritroveremo ancora con Nadia Ioriatti per parlare più a fondo di queste sue memorie, delle sue riflessioni, dei suoi pensieri. Lo faremo lunedì 19 gennaio 2015 sempre al Cafè de la Paix.
Ma ve lo ricorderò a suo tempo..
Vermeer, “La ragazza con l’orecchino di perla”? E noi abbiamo la nostra “Signora con l’orecchino di … oro e madreperla” (?) … dalla foto – bellissima come il soggetto ritratto – non riesco a capire bene … la Signora … anzi, ormai l’Amica. Già … perchè la lettura e la scrittura uniscono, mettono a fuoco comunità di sentimenti e di reciproco desiderio di comunicare, ovvero di communiter agere, di stare e agire insieme. Mi permetto di propormi interprete dell’intero gruppo (la mia madrina blogger non me ne vorrà per tanto ardire) per dire grazie a Katia che ci ha fatto conoscere Nadia e grazie a Nadia per essere dei nostri con un biglietto da visita quasi parlante, tanto coinvolgono i suoi racconti. Io ne avevo letti alcuni, ma poi Maria Teresa mi ha letteralmente “rapinato” il libro … Che dire se non che condivido in pieno i giudizi espressi da MT? Ci ri-vediamo alla data indicata da Mirna e nel frattempo … Buone Feste a tutte e a tutti coloro che non avrò di incontrare prima! Riccardo
Grazie a Riccardo per aver raccolto la mia proposta di far conoscere Nadia e grazie a Mirna e a tutto il bel gruppo di lettura che ci ha accolte calorosamente. Non sono una grande lettrice ma spero di riuscire a partecipare ancora a questo bel gruppo di amici lettori.
Anch’io sono felice per l’incontro così bello con Nadia. E’ stato proprio un bel pomeriggio.
@Nadia: non frequento facebook, ricordati. Quando e se vorrai scrivermi, usa il mio indirizzo mail. Grazie!
@Mirna: hai ragione, è bellissimo quando all’interno di un gruppo nel quale non tutti si conoscono nasce pian piano un “coro”, emerge una comunanza di sentire e di esperienze, ma soprattutto risulta naturale il piacere di esprimere quella comunanza. Ed è stato così, grazie alla tua come sempre raffinata e coinvolgente conduzione e alla disponibilità di Nadia, che si è lasciata “leggere” anche da chi non aveva ancora il libro!