FLUSH di Virginia Woolf

pubblicato da: Mirna - 6 Settembre, 2014 @ 10:27 am

arton23489[1]FLUSH, Biografia di un cane

Un piccolo gioiello letto appena tornata a Trento con una “zampa”, pardon, mano ingessata. Un libretto piccolo da tenere con una mano sola e che per alcune sere mi ha fatto compagnia prima di dormire. Me lo tenevo sul comodino come una “chicca” per i momenti difficili e devo dire che esso ha assolto il suo compito splendidamente. Preziosità dei libri.

Virginia Woolf ci racconta, attraverso il punto di vista di un delizioso coker spaniel, la parte più importante della vita della poetessa vittoriana Elizabeth imagesCA0FM0JRBarrett Browning. 

Flush le viene regalato dall’amica scrittrice Mary Russel Mitford per dare una compagnia affettuosa alla sua vita di reclusa. Elizabeth soffre di una strana malattia nervosa ed è oppressa da un padre tiranno. Vive praticamente nella sua stanza piena di tendaggi, statue e dipinti e cerca un’evasione scrivendo poesie.

Flush, un vivace cagnolino di pura razza spaniel, dal colore fulvo, per lei dimenticherà la libertà delle campagna, la gioia delle corse a caccia di conigli, i profumi dei boschi. E’ una storia d’amore, in fondo: la poetessa e il cagnolino vivranno quasi in simbiosi nel tetro salotto vittoriano. Addirittura la pettinatura di Elizabeth assomiglia alle orecche di Flush.mtJqGGDWI1_Rt7dZT4huWpg[1]

Le avventure descritte da Flush sono tante, non solo viene rapito da brutti ceffi che vivono  negli slums londinesi e chiedono un  riscatto per restituirlo – cosa che la fragile Elizabeth farà – ma vivrà l’inizio della storia d’amore fra lei  e Robert Browning..

Se all’inizio il cagnolino soffre di gelosia  poi il suo  amore verrà donato anche al vigoroso poeta che sposerà, dopo una romantica fuga, la sua amata padroncina.

Che guarisce dalla strana malattia nervosa!

Andranno in Italia, a Pisa e a Firenze e qui finalmente Flush ritroverà quella libertà negatagli per alcuni anni. Firenze è sua: può aggirarsi liberamente per le sue strade e le sue piazze.

“Tutte le marmoree soavità, la arenose e spassose asperità di Firenze gli erano note”…”Firenze come mai creatura umana l’aveva conosciuta nè Ruskin nè George Eliot”

Ho letto con avidità queste pagine immedesimandomi in…Flush e nei  suoi sentimenti, come d’altronde faccio con la mia Adorata Mimilla. Ora che finalmente si è riadattata all’appartamento trentino dimenticando fiori e farfalle, lucertole e scalette (!) mi sento più tranquilla anch’io.

Consiglio a tutti di leggerlo o rileggerlo. Un piccolo capolavoro della Woolf.

E benvenuti i vostri consigli di lettura! Un abbraccio con una braccio solo!

 

 

 

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