IL PARADISO…PUO’ ATTENDERE?
pubblicato da: Mirna - 26 Giugno, 2014 @ 4:04 pmIl paradiso… può attendere
Guardo il giardino verde – la prima sera vi si aggirava solitaria una lucciola, come una  promessa dell’estate calda che qui mi aspetto – e per consolarmi recito tra me e me versi de La pioggia nel pineto. Gocciole aulenti, piove sui mirti divini, sulla Favola bella che ieri ci illuse…ecc.ecc. .
Perchè piove in questi primi giorni nel mio piccolo paradiso ligure. E gli acquazzoni ci sorprendono mentre passeggiamo senza ombrello o mentre mi sistemo in terrazza per guardare le rondini ed allora di corsa prendo cuscino, libro e tazza e  riparo in cucina. Mimilla brontola e corre dentro anch’essa, il pelo irto e luccicante di gocciole aulenti
Non sempre tutto procede come si desidera e il mio angolo montaliano mi sembra meno bello e tanto umido. Sto addirittura pensando di accendere il caminetto. Occorre pazienza, qualità che mi sembra di avere sempre meno. Voglio il calore del sole, il profumo del rosmarino, voglio sdraiarmi sotto la palma…invece in questi pomeriggi quasi autunnali mi tuffo nei libri più del solito.
Nancy Midford in primis e il suo romanzo divertente , poi  sfoglio il diario di Virginia Woolf e mi soffermo sulla sua volontà di disciplina interiore. Emergono i suoi  ricordi, aneddoti, riflessioni sulla scrittura, ma anche amare considerazioni…a metà strada fra vita e letteratura queste pagine offrono un ritratto suggestivo della grande scrittrice e della sua epoca.
Certo ogni cosa scritta regala a chi legge una parte di chi scrive. Piccole situazioni, sentimenti, accadimenti  anche delle persone qualunque come  me.
Ritrovare Grazia e iniziare a parlare vis à vis  delle nostre letture è sempre un grande piacere, risentire il suono delle campane che scandiscono le ore e le mezz’ore è un conforto che mi ricongiunge alle estati passate.
E suona ancora l’ora, e mi squilla / due volte un grido quasi di cruccio, / e poi torna blanda e tranquilla, mi persuade nel mio cantuccio… qui ritrovo anche Pascoli negli scaffali dei salottini Sì, ritorniamo/ dove son quelli ch’amano ed amo  L’ora di …Borzonasca
Dopo il tè mi affaccio dal balconcino col desiderio di uscire… non piove più. Gli uccellini dorati svolazzano e cinguettano – a loro proprio non interessa l’umidità –le tortore tubano e forse presto mi sorvolerà l’airone che vive nel fiumeÂ
E mi sento già consolata nell’aver condiviso il mio stato d’animo.  “ scrivere “degli avvenimenti reali sarà un ottimo sercizio per la penna†dice la mia amata Woolf…
Ora , cari amici, proverò a trasferire la mia paginetta sul blog. Grazie a questo bel portatile datomi da Laura
Riuscirò?
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Non si può dire che l’estate sia cominciata, men che meno qui… sono con un maglioncino mentre ti leggo…E’bello tenersi in contatto attraverso il tuo blog e scambiarci ancora una volta esperienze e consigli di lettura. Ho finito ieri di Murakami Haruki “L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio”, l’ultimo suo romanzo. Come Stefania sono un’estimatrice di Murakami, anche se quest’ultimo mi ha un pò deluso.Aspetto consigli dai lettori del blog. Letture estive di evasione ma non troppo…Un abbraccio a tutti! raf
Mirna, quante sintonie! L’Ora di Barga, dal mio cantuccio donde non sento se non le reste brusir del grano … e il tuo angolo montaliano … Montale … va là che su Montale è in arrivo una bella sorpresa e … altro dirti non vo’ … Liguria: chissà che Maria Teresa ed io non ci si faccia una scappatella in Liguria … solo che in estate che si dovrebbe/potrebbe essere più liberi, si concentrano tante scadenze, occasioni etc.. e il tempo scorre … time flies like an arrow, che non vuol dire che alle mosche del tempo piace una freccia, come tradurrebbe il traduttore automatico del PC, ma che il tempo vola come una freccia … Questa sera stiamo ascoltando su RAI 5 il concerto dal Sociale di Trento: bellissimo. Il 4 luglio avremo a Riva il concerto del vincitore del concerto pianistico internazionale di Verona Mamikon Nakhapetov .
Io sto leggendo “L’Italia del Novecento” di Montanelli-Cervi. Maria Teresa … ti dirà lei stessa. Certo che ci manchi molto, cara PB-GL-GA (Prima Blogger-Grande Lettrice-Grande Amica). Se senti quella bravissima pianista e dolcissima giovane signora … come si chiama …. ah si, …Stefania, salutala caramente da parte di noi tutti. Ciao! Riccardo. Nel frattempo sta finendo l’Incompiuta di Schubert… e poi vado a letto, dove crollerò dopo qualche pagina del “Novecento”.
Un ottimo esercizio per la penna ma, soprattutto, per i lettori dei tuoi post! I tuoi “racconti brevi” ( novella Alice Munro) sono deliziosi e, pertanto, devi assolutamente continuare a descriverci tutto quello che succede attorno a te; alla prossima puntata allora!
P.S. non avevo nessun dubbio circa le tua abilità tecnologiche….
Che affascinante Torino… Una città visitata qualche anno fa per un lungo weekend e che mi è rimasta nel cuore. E’ una città particolare, una ” piccola istrice” come è definita in una canzone. Perchè a differenza di altre, Venezia, Roma…non abbaglia subito con la sua bellezza ma la devi scoprire lentamente, i suoi portici con le bancarelle dei libri, i caffè ottocenteschi, anche la sua arte…Bello il tuo racconto Mirna, sarebbe una mostra che mi piacerebbe vedere in effetti. E ovviamente ho letto Autunno di Delerm. Ora sto leggendo Il richiamo del cuculo, di Robert Galbraith ( in inglese il realtà sul mo kindle) , lo pseudonimo di J-K Rowling, l’autrice di Harry Potter.Un giallo godibile, lettura estiva insomma… Un abbraccio a tutti