ORIANA – UNA DONNA, di Cristina de Stefano, ed.Rizzoli

pubblicato da: Mirna - 2 Giugno, 2014 @ 4:20 pm

41sApb3-1mL._[1]Una biografia che si legge con interesse e  passione,  come appassionata era Oriana Fallaci. Di lei si può pensare benissimo, malissimo o un po’ dell’uno o dell’altro. Molte persone verso la fine della sua vita  la hanno criticata per le sue posizioni anti Islam. Certamente provocatoria. Sofferente. Ma coraggiosa, estremamente coraggiosa da riuscire a dire tutto ciò che pensava. E non solo. Il suo coraggio lo aveva sempre mostrato. Fin da ragazzina quando faceva da staffetta per la resistenza o come inviata di guerra, dal Vietnam agli altri punti caldi del pianeta.

Credo di aver letto tutti i suoi libri, mio padre me li regalava appena venivano pubblicati. Lui la adorava, avendo un carattere da toscanaccio, come lei!

Da Il sesso inutile, Penelope alla guerra,  Niente e così sia, Intervista con la storia,  Un uomo, ecc.

Una grande donna racchiusa in 1,56 cm e 42 kg.

Dalla sua nascita a Firenze nel 1929 alla sua morte nel 2006,  la bravissima Cristina de Stefano ci racconta – e sembra quasi con la sua stessa voce – la vita di una grande giornalista scrittrice.

Oriana, scrive e racconta spesso, che non voleva imitare la sua adorata mamma, voleva vendicarla cioè non avrebbe voluto che le donne diventassero sempre una “schiava del marito o dei figli“. E certamente lei ce la mette tutta per studiare,riuscire nel lavoro, essere la più brava,  ed essere coraggiosa – virtù suprema dell’uomo -.

E’ libera, intraprendente, senza peli sulla lingua. Indimenticabili le sue interviste ai potenti della terra.

Ma le sue fragilità emergono quando si innamora.

In questa biografia ripercorriamo le sue più importanti storie sentimentali dal suo  grande amore per il  giornalista francese Francois Pelou a Alekos Panagulis e altri, forse meno importanti. Leggiamo del  dolore per la perdita del suo bambino  in Una lettera a un bambino mai nato.

Avrebbe voluto vivere per sempre Oriana e  ed “essere disubbidiente” Dice che per lei

essere disubbidiente significa stare all’opposizione. Per stare all’opposizione bisogna dire la verità. E la verità è sempre il contrario di ciò che viene detto”

Bellissimo libro.

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