Poesia in Biblioteca. “Sopra le nuvole” di Nadia Nicolodi
pubblicato da: Mirna - 13 Maggio, 2014 @ 7:32 amPiacevole entrare nella Biblioteca di Mattarello dove il giovane bibliotecario dagli occhi azzurri ci mostra con orgoglio gli scaffali pieni di libri. Ci dice che ogni giorno vengono fatti ottanta prestiti e che l’ambiente è confortevole e invitante.
Si vede. Ed è quindi con piacere che qui presento il libro di poesie di Nadia Nicolodi “Sopra le nuvole”, ed.Ibiskos
Scrivere sottolinea la vita e la espande. Sia che si scrivano diari, lettere, riflessioni, racconti, blog…e poesia.
Il linguaggio alto per eccellenza? Ancor di più. La poesia è la metafora della nostra vita e per il suo immediato impatto emotivo e immaginifico ci porta verso il Tutto. Persino una breve poesia può racchiudere un mondo.
Stupore / nella notte buia /due occhi neri/ buoni/ e scanzonati/ mi seguono. / La notte / nera e sola / è la sola /amica nostra.
Conosciamo in questi versi la Nadia adolescente nella quale attesa, disperazione, gioia si mescolano in contraddizioni tipiche dell’etÃ
” E’ infinita la lista / dei contrari: Impariamo a leggerla./ scrive nel 200o.
Nella scelta delle sue parole troviamo sempre la  convergenza verso il punto imprescindibile del suo sentire. L’empatia con la natura, il suo incarnarsi nel fluire della vita medesima fanno apparire il suo vissuto come una parte pulsante di un cosmo che può essere bellezza e bruttezza, coralità e solitudine, felicità e dolore.
Ma sempre al di là della Balaustra dell’eterno l’infinito cerca e trova monadi in divenire
“Essenziale per l’infinitezza/ è accompagnarsi ad ogni e a tutto/, frugare e trovare/ sempre/ nuove vite in fieri.
Da “Immensità “
In Nadia la poesia arriva improvvisa, nel dormiveglia o in un momento di stasi, come  in “Estate assolata“ quando  è come travolta dalla forza del  creato
“Assopita/sostieni/sguardi sensuali:/scendi sentieri/stupendi:/Sostando/sospiri silenzi.
E le parole sgorgano in allitterazioni, consonanze, suoni onirici ed evocativi.
Nadia Nicolodi ha sofferto, soffre, ma non è mai stata abbandonata dalla Poesia, sua compagna complice di una vita
“La mia vita/ è stata confusa/ disordinata./ L’ho vissuta /a pieno,/portata avanti/ dalla timidezza / e dalla bontà / d’animo. /Nelle mani /alla fine/ non porto frutti/ ma solo/ fiori:/
bucanevi, genziane/botton d’oro/stelle alpine. “
Ed è ciò che ci ha offerto con la lettura delle sue poesie nel caloroso incontro con amici e colleghi.
Fiori ed emozioni. Amicizia, condivisione, stupore.
Ed anche deliziose pizzette, dolcetti e vino…
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Piacevolissima serata… e Mirna ha conquistato tutti con la sua elegante presentazione…Mi è piaciuta molto anche l’introduzione sulla Poesia, il linguaggio alto per eccellenza. Nadia è stata molto contenta e ha superato la timidezza che la contraddistingue , il suo essere schiva e il non amare essere al centro dell’attenzione.Ma erano le sue poesie il fulcro e Mirna, le hai presentate benissimo. Grazie ancora
ps ho fatto delle foto che ti spedirò, ma anche in quelle pubblicate sei uno splendore!