VI PRESENTO SALLY di Elizabeth von Arnim

pubblicato da: Mirna - 19 Febbraio, 2014 @ 7:50 am

I romanzi di Elizabeth von Arnim sarebbero da leggere tutti. Da “Un incantevole aprile” “La storia di Christine” “Una baita tutta per me” che ho già letto (v. archivio mio blog) a tanti altri.

Elizabeth venne giudicata dal suo amante H.G.Wells “la donna più intelligente della sua epoca“. Nacque a Sidney nel 1866, ma crebbe in Inghilterra. Cugina di Katherine Mansfield, amica di Forster sposò il conte von Arnim figlio adottivo di Cosima Wagner. Morì negli USA nel 1911.

Scrittrice prolifica e versatile spazia nei suoi romanzi da storie leggere e profonde ad altre spregiudicate ( com’era lei)  e spassose. Come questo delizioso “Vi presento Sally”  (ed.Bollati Boringhieri)  che ho letto con il sorriso stampato e risate repentine.

Sally, diciasettenne bellissima, ma di una bellezza che incanta, come quella di un quadro, come una fata, è però una ragazzina semplice, naif, inconsapevole di quello che sucita negli uomini, ma anche nelle donne. Insomma, non si può fare a meno di essere attratti dalla Bellezza e dalla Grazia del suo viso e del suo corpo.  E’ luminosa. Crea guai a non finire ai genitori, bottegai onesti e osservanti, tanto che per stare tranquilli la tengono sempre nel retrobottega. Dove fra l’altro lei sta benissimo a pensare, a cucire, a leggere la Bibbia.

Ma quando Jocelyn uno studente di Cambridge la vede rimane sedotto, affascinato e la vuole a tutti i costi. La vuole sposare nonostante abbia intuito che Sally appena apre bocca è completamente diversa dalla Grazia e dalla Bellezza perchè parla in modo  sgrammaticato e le parole sue rivelano pensieri sempliciotti seppur di buon senso. Che fare? La passione è troppo grande, la deve sposare.

E così Sally si ritrova un marito dalla “doppia personalità“. Di notte suo servo dalle orecchie paonazze che le dice parole cavalleresche e appassionate e di giorno un cupo ragazzo che vuole insegnarle a pronunciare le h aspirate, la sintassi, ecc. Lei pensa che probabilmente “il signor marito” soffre di “scrampi” allo stomaco come suo padre e gli consiglia rimedi efficaci.

Jocelyn che rapito dalla passione aveva deciso di lasciare studi e tutto il resto, capisce che gli conviene riprendere l’università perciò chiede aiuto alla madre, vedova, placidamente felice ed orgogliosa del figlio.  Quando questa  apprende con sgomento  del matrimonio del figlio, unico suo scopo nella vita, cede alle lusinghe del vicino ricco signorotto Mr. Thorpe, anch’egli non un intellettuale, spiccio, ma tanto tanto ricco.

Sally incanta anche la suocera, ma suscita in quest’ultima un alto impegno : il cambiamento della ragazza in una vera Lady. Lezioni su lezioni vengono impartite a Sally che da ragazza felice e paga di esistere si ritrova minacciata dalla Lady ,  madre del “signor marito” che addirittura vorrebbe vivere con lei e istruirla e rimandare il figliolo a Cambridge.

Sally, il cui desiderio è soltanto quello di vivere con il marito – e senza suocera come indica anche la Bibbia – pulire, cucinare non ce la fa più ad imparare verbi, parole per lei astruse. Fugge con l’aiuto del sig. Thorpe.

Ma appena esce tra la gente continua ad incantare e affascinare. Altre persone, altre esperienze, mentre marito e suocera spaventatissimi capiscono la violenza che esercitavano sulla docile e buona fanciulla.

Da leggere assolutamente per ridere e sorridere e riflettere su ciò che siamo veramente, sull’accetazione di noi e degli altri.

 

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2 commenti
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  1. Sempre vividi, veri classici, i romanzi di von Armin, da tenere riuniti in qualche angolo, suvvia un angolo lo si trova sempre, impilati e pronti all’uso in caso di bisogno : tristezza, noia, brutti pensieri, lunghe attese…questo tipo di letteratura delle scrittrici di lingua inglese, da fine ‘800 a tutta la metà e del ‘900 e oltre . Belli e intelligenti. Alcune grandi signore della letteratura sono ancora attive e vispissime, vedi la DRABBLE per esempio con , e quasi tutte le autrici della lucente e rossa casa editrice Astoria. Immancabili e classici, come una piccola orchidea.
    Ma, visto che riesco a scrivere sul bel blog di Mirna, che non mi riesce spesso, voglio segnalare un libro che sto ancora leggendo. Il più bel romanzo che mi poteva capitare tra le mani, in questo lungo e noiosissimo inverno, grigio e scorbutico.Un romanzo che , pagina dopo pagina, mi lascia a bocca aperta,capace di racchiudere nella storia di un giovane uomo,Philip Bowman un piccolo editor newjorchese, una intera esistenza, un’intera “aria del tempo”.. Un godimento,l’ha definito una mia cara amica, lettrice espertissima.Lo scrittore, da noi quasi sconosciuto, è James Stalter, grande americano,ultraottantenne, omaggiato da un pantheon di grandissimi scrittori internazionali, uno insomma che scrive da dio. In una frase riesce a raccontare intere vite, a sintetizzare quel che per altri potrebbe essere un intero romanzo.Molto personaggi, molta vita, molta allegria e molta tristezza, molto sesso e voglia di tutto. Basta così, sono solo a poco più della metà, ma non è il solito bel libro. No, no è qualcosa di stupendo. una rapsodia di paesaggi americani, ma anche europei, c’è la descrizione di una poesia di Garcia Lorca, durante una vacanza di amore in Spagna, e le luci naturali e artificiali, gli interni e gli esterni..e tanti libri, tante letture, tanti grandi autori. Da un ricordo di Paund, fino a ….non so perchè devo ancora finirlo, per mia fortuna.Un saluto a tutti.TUTTO QUEL CHE E’ LA VITA – James Stalter- ed Guanda pagg. 352. Da portarselo a letto.

  2. Proprio poco fa, prima di aprire il blog di Mirna per la visita giornaliera, avevo annotato su un bigliettino autore, Salter e titolo, “Tutto quel che è la vita”, dopo aver letto nella recensione “Pura gioia” uscita oggi sull’Espresso, il seguente commento di Mario Fortunato:
    “…romanzo bellissimo, che rimane nella testa del lettore come un incantamento e una promessa… poche volte, negli ultimi anni, è accaduto di sentirsi tanto rapiti da un libro dall’apparenza dimesso, senza pretese, che si rivela invece inesorabile e abbagliante come un nitido paesaggio invernale…”
    Ero pronta a cercarlo in una prossima visita in libreria, l’entusiasmo di Camilla che lo sta leggendo, conferma, se ce n’era bisogno, il mio proposito.
    Saluti a tutti, anche a Paola che scrive dalla Sardegna, la ricordo con affetto, così come ricordo i suoi genitori.