LA RAGAZZA DALLO SCIALLE ROSSO di Linn Ullmann, ed.Guanda

pubblicato da: Mirna - 15 Febbraio, 2014 @ 7:58 am

I libri editi da Guanda generalmente incontrano i miei gusti. Ed anche questo romanzo norvegese mi è piaciuto moltissimo. E’ un thriller psicologico che si dipana attorno vari personaggi dei quali conosciamo i diversi punti di vista.

Il principale è ovviamente Mille la quale, durante  una festa in giardino, quando indossa uno scialle rosso, sparisce nel nulla.

Mille è una giovane studentessa che durante l’estate ha accettato l’offerta della famiglia di Siri e Jon di fare da baby sitter alle loro due bambine. Ed è Mille che diventa il centro catalizzatore dei malesseri di ognuno. Dei loro silenzi, delle loro bugie.

Abitano tutti nella vecchia casa di famiglia di Jenny Brodal, madre di Siri, che quella sera deve partecipare alla sua festa di compleanno. Jenny, ex alcolista, decide di riprendere a bere proprio quella sera perchè detesta che sua figlia Siri le abbia organizzato una festa. Preferirà infatti sgattaiolare fuori con la nipote maggiore, ribelle e violenta, per fare un giro in macchina. E mentre vagolano intavvedono nella serata piena di nebbia estiva Mille seduta sul ciglio della strada  avvolta nel suo scialle rosso e con il fiore bianco tra i capelli.

Siri è scontenta, stressata, deve mandare avanti due ristoranti, gestire le due figlie e sopportare il marito Jon, romanziere in crisi di ispirazione che non aiuta, non guadagna e secondo lei, la tradisce. Ed è gelosa di Mille, questa ragazzina florida, luminosa, dalla bellezza misteriosa di “luna piena.”

E se la serata del garden party con la nebbia che si mescolava ai profumi dei piatti cucinati da Siri, serpeggiava tra i tavoli appparecchiati di bianco sotto gli alberi di mele, si infilava sotto la soglia della vecchia casa, diventa il momento temporale in cui ogni personaggio si spezza e si ricompone, la casa , con le sue scale infinite di cui non si sa  mai con certezza di quanti gradini è composta, è lo spazio centrale della propria vita  soprattutto per Siri.

Stanca, frustrata, delusa, sospettosa, si siede nell’ingresso e guarda la scala che va su e giù e pensa . E il suo monologo interiore è angoscioso e pieno di domande.

L’abilità di Linn Ullmann (figlia di Ingmar Bergman e Liv Ullmann) è straordinaria, proprio nel farci entrare in tutti i personaggi: Jon in crisi che ammira la bellezza di Mille e ne è intrigato, Mille che ama fotografare le persone a sua insaputa e raccoglie immagini, fiori, pensieri, desideri nel suo diario, Jenny che compie settantacinque anni, ma che desiderebbe rimanere sola e riprende a bere. E persino i pensieri di Simen il ragazzino che, insieme a due suoi compagni, due anni dopo, ritrova i resti di Mille.

Un bel romanzo, avvincente, da leggere, in cui il paesaggio norvegese sembra permeare di mistero sospeso tutta la vicenda.
Linn Ullmann, laureata in letteratura inglese alla New York University ha al suo attivo quattro romanzi pluripremiati. Vive a Oslo con la famiglia.

 

COMUNICAZIONE da mia figlia STEFANIA NEONATO:

Cari amici di Trento e dintorni! Non capita spesso di suonare nella propria citta’ due volte nello stesso mese ma ecco qui, il primo dei due miei concerti,

domenica 16 febbraio 2014 alle 10.30 nella Sala Filarmonica. Saro’ affiancata da quattro bravissimi musicisti per l’esecuzione dei Quintetti di Mozart e Beethoven per fiati e pianoforte e un piccolo mio cameo solista, tutto su strumenti storici! Spero di vedervi numerosi!

http://www.filarmonica-trento.it/files/domenica_2014_7l40fb92.pdf

 

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4 commenti
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  1. Ed eravamo numerosi ad assistere al gradevolissimo concerto di questa mattina! Stefania impeccabile come sempre. Grazie per la piacevole ginnastica dell’anima……..

  2. @ stefania -Carissima Stefania, avere l’opportunità, la fortuna, di poter di ascoltare un concerto dal vivo, con una concertista speciale come sei tu e non approfittarne mi sembra proprio un grande spreco di gioia e di emozioni da parte mia. Eppure sono lontana dal mondo musicale locale, Non ho l’abitudine di seguire le possibilità che ci sono realmente, qui in città. Mi dispiace moltissimo, per me stessa, naturalmente, di non curare questa magnifica “zona magica”, accontentandomi di ascoltare musica alla radio o su “dischi”. Certo per essere davvero felici e appagati occorre anche quella confidenza con la conoscenza che , purtroppo, non curo a sufficienza. Inoltre , nella mia ignoranza, non ero al corrente del tuo ultimo concerto. Cercherò di non perdere il prossimo. Ammiro enormemente chi sa fare musica, chi domina strumenti musicali , di ogni tipo e in particolare strumenti speciali, e mi piacerebbe anche sapere che cosa è questo tuo cameo. Una tua composizione? spero di poterti vedere e ascoltare presto. Camilla

  3. Dico sempre e ripeto anche ora che non sono “culturalmente attrezzata” per disquisire di musica, però ancora una volta, ascoltando Stefania ieri mattina, sono letteralmente andata in estasi. E non me ne vogliano i quattro bravissimi musici degli strumenti a fiato se dico che ho toccato il culmine durante l’esecuzione di Beethoven, Fantasia op.77, dal solo fortepiano di Stefania. La ringrazio tanto, perché riesce sempre ad introdurre con garbata accortezza anche per i profani ciò che sta per eseguire, sicchè al diffondersi delle note nell’aria anche le persone come me possono gustare e godere emozioni intense. E’ stato molto bello per me inesperta riconoscere i rapidi passaggi di ritmi e di atmosfere nella prima parte, come le variazioni nella seconda, così chiaramente preannunciate e spiegate. Ho pensato che quella musica dev’essere stata una grande innovazione-rivoluzione nel momento in cui è stata scritta.
    Bravissimi comunque davvero tutti i componenti il quintetto!
    Grazie anche a Mirna per la segnalazione del libro della Ullmann, che spero m i faccia uscire dal letargo di non-lettura… Cara Mirna, hai una figlia splendida, che ti meriti tutta!

  4. Grazie a tutte le care amiche delle belle parole di apprezzamento per Stefania.
    E grazie di tutti i vostri pensieri che ci regalate.