QUANDO SOFFIA IL VENTO di Monica Dickens, ed.Astoria
pubblicato da: Mirna - 29 Gennaio, 2014 @ 4:10 pmChe delizia questi libri dalla copertina rossa editi da Astoria.
Ristampano vecchi romanzi inglesi che al loro  tempo hanno avuto molto successo.
E poi Monica Dickens, pronipote di Charles, che scrittrice deliziosa!
Ricordo che  appena giunta a Londra fui mandata dalla mia famiglia ospite in the Library per scegliere alcuni libri. Scelsi dietro consiglio di Mrs. Kendix “A pair of feet“, “A pair of hands” di Monica Dichens.
Un paio di piedi, Un paio di mani dove la scrittrice racconta in modo esilarante le sue peripezie come cameriera-cuoca  e come infermiera. Esperienze realmente vissute.
Scrisse poi tanti  altri romanzi che ebbero molto successo perchè non solo “fu uno degli osservatori più teneri e umoristici della scena inglese” , ma perchè “i suoi eroi e le sue eroine sono caratterizzati da un’innocenza coraggiosa e attraente, da un desiderio di essere utili che viene gradualmente fiaccato da circostanze interamente al di là delle loro capacità ” (A.S.Byatt)
E quest’ultimo giudizio si adatta perfettamente alla protagonista di “Quando soffia il vento“. Louise è rimasta da poco vedova di un marito non troppo compianto, ma subìto per lunghi anni di convivenza arida e tutto sommato solitaria perchè le figlie già grandi da tempo vivono da sole. Chi sposata, come Miriam e Anne, chi con un lavoro interessante come Eva che fa l’attrice.
E’ giunto finalmente il momento di avere una vita tutta sua e non succube di un marito prepotente e indifferente?
No.
Perchè il “caro” defunto ha lasciato soltanto debiti e Louise deve vendere la casa per saldarli rimanendo così senza un soldo.
Le figlie decidono che sarebbe socialmente riprovevole che la madre cercasse un lavoro, sebbene sia ancora relativamente giovane, ma decidono di prenderla a turno a casa propria. Louise si sente un pacco che può essere spostato a piacimento e soprattutto dipendente in tutto e per tutto dalle figlie, tranne nei mesi d’inverno durante i quali può permettersi di soggiornare in un albergo di un’amica d’infanzia sull’isola di Whight.
E’ una malinconica intrusa nella vita di Miriam, la primogenita sposata ad un avvocato importante, la quale tra un garden party e cene non ha certo il tempo e la voglia di capire come si può sentire la madre.
Ed Ann? Sposata ad un agricoltore è insofferente a tutto. Eva, poi è sempre alle prese con amori trasgressivi e con la precaria vita di attrice di teatro.
Louise ha solo un conforto: la nipotina Ellen, figlia di Miriam, amch’essa lasciata affettivamente  in disparte dalla famiglia.
E un incontro casuale fatto in una tea room di  Londra con un grasso venditore di letti, Mr. Gordon Disher. E’ uno scrittore di gialli trash, che per vivere fa il commesso in un negozio di letti. Mr.Disher è una persona gentilissima e dona a Louise simpatia, attenzione e affetto.
Dall’amara consapevolezza che non sempre i figli capiscono le necessità dei genitori rimasti soli a un inaspettato colpo di scena da parte di una persona mite e dipendente come Loiuse quando decide, pur di essere libera e autonoma, di andare a vivere in una roulotte…
Romanzo scorrevole, gustoso, da leggere.
Condivido con Mirna il piacere di tenere fra le mani uno dei libri pubblicati da Astoria con la squillante copertina rossa, e ne segnalo uno letto di recente: “Agata Raisin e la quiche letale†di M. C. Beaton. Protagonista una cinquantenne in pensione che si trasferisce nella stupenda campagna inglese – sono andata a guardarmela navigando, si tratta dei Costwolds – si annoia e cerca a suo modo di fare amicizie nel villaggio. Non mancano, come in altri libri di questa casa editrice, ironia, gare di cucina, vita sociale legata alla parrocchia, vicini affascinanti, una specie di spalla della protagonista rappresentata dalla figura del poliziotto locale che la segue nelle altre avventure scritte dalla feconda autrice, credo più di venti, non ho il libro sottomano.
Lettura leggera e divertente per dimenticare le giornate piovose.