I consigli di lettura di Maria Grazia

pubblicato da: Mirna - 31 Marzo, 2024 @ 3:44 pm

Il romanzo “ La benda al cuore” dello scrittore G.F. Sorrentino si presenta agli occhi del lettore come una tessitura fitta in cui ogni pagina pare convergere nell’unità di una narrazione appassionante, incentrata sul
valore della libertà dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 e sugli eventi legati agli ultimi tre giorni di vita del maresciallo U. Cavallero, Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate Italiane durante la Seconda Guerra
Mondiale.
Come Courbet che all’età di 50 anni affermo’ “ l’unica cosa a cui sono appartenuto è stata la libertà, cosi’ avrebbe voluto affermare il generale Cavallero, vittima di un ordito drammatico permeato di guerra,
atrocità, disperazione legate all’ascesa del fascismo nel cammino di transizione verso la democrazia.
L’essenza enigmatica della realtà storica che l’autore ci invita a cogliere in tutte le sue sfumature mette in risalto la figura del maresciallo nella sua sanguinosa lacerazione che dilania la sua anima fino a farla diventare teatro di lotta violenta tra desideri contrapposti. La condizione del generale non è quella di trincerarsi dietro il riparo offerto dalle sue mura, dalla sua identità individuale e collettiva ma egli appare proteso oltre il tepore dolce della sua zona di conforto verso un futuro imprevedibile, unica terra ove
sentirsi a casa e godere della libertà in una fase tra le piu’atroci della storia italiana segnata da aberrazione.
Ho letto con grande interesse ed attenzione questo romanzo la cui lievità di narrazione, accuratezza di immagini e profondità umana lo rendono un diadema nel panorama storico-letterario contemporaneo.

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1 commento
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  1. Grazie per questa recensione che fa conoscere un romanzo al cui centro sembra esserci la libertà, il suo richiamo che fa uscire il protagonista dalle sue sicurezze per lottare per sé e per gli altri. La libertà per cui tanti hanno combattuto, di cui noi godiamo e che va custodita.