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Il centro storico di Trento continua a restituire interessanti testimonianze del suo passato piA? antico, che aiutano gli archeologi a delineare con sempre maggior chiarezza il profilo della Tridentum romana e delle modifiche che la cittA� ha subito nei secoli successivi. Un ulteriore tassello A? costituito dalle ricerche archeologiche condotte, tra gennaio e febbraio, dalla Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici nei locali interrati della��oratorio di San Pietro. I primi risultati verranno presentati questa sera, mercoledA� 26 maggio alle 20.30, presso la��oratorio di San Pietro, in vicolo Santa Maria Maddalena a Trento, da Lorenza Endrizzi archeologa della Soprintendenza.
In occasione dei lavori di risanamento dei locali interrati della��oratorio sono state effettuate accurate indagini archeologiche che, affidate alla ditta SAP di Mantova, hanno riportato in luce una ventina di sepolture ad inumazione, databili tra la��epoca tardo romana e la��epoca altomedievale. Le sepolture erano in parte state individuate giA� nel 1910 durante i lavori di costruzione della��edificio e descritte da don Simone Weber in un resoconto pubblicato nella a�?Rivista Tridentinaa�? di quella��anno.
La��intervento sarA� introdotto da Cristina Bassi, archeologa della Soprintendenza, che illustrerA� le principali novitA� emerse dalle recenti ricerche effettuate alla��esterno della cinta muraria della Tridentumromana. Successivamente Lorenza Endrizzi entrerA� nel merito degli importanti ritrovamenti.
