mercoledì , 13 Novembre 2024

“LE LACRIME AMARE DI PETRA VON KANT”
una parabola dell’amore sia maschile che femminile

Le lacrime amare di Petra von KantA partire da oggi, giovedì 6, e fino a domenica 7 marzo l’Auditorium S.Chiara ospita “Le lacrime amare di Petra von Kant” del regista di Antonio Latella. Una pièce di forte impatto emotivo, che tratta temi profondi come la dialettica servo-padrone, il dominio sentimentale e quello economico, il potere, l’amore saffico.

“Le lacrime amare di Petra von Kantâ€? fu scritta da Rainer Werner Fassbinder e portata dal drammaturgo sul palcoscenico nel 1971 a Francoforte. Il regista tedesco – morto nel 1982 nella sua casa di Monaco per un’overdose di eroina – ne fece, nel 1972, una riduzione cinematografica con Anna Schygulla.

Laura Marinoni – la Petra dell’allestimento in scena al S.Chiara – ricorda come Fassbinder, negli anni Settanta, rappresentasse qualcosa di scandaloso, di addirittura pornografico mentre oggi, con il passare del tempo, lo studio e la conoscenza dell’opera del grande tedesco, il sentimento predominante che le suscita il regista è la tenerezza: “Mi emoziona incredibilmente perché ho capito come egli sia una creatura che cerca l’amore. “Le lacrime amare di Petra von Kantâ€? è una sorta di educazione sentimentale perché si presenta come una parabola dell’amore sia maschile che femminile Fassbinder ripeteva spesso che, senza il filtro di una donna, non sarebbe riuscito a raccontarsi.

E’ interessante – prosegue Laura Marinoni – l’apparente opposizione tra la misoginia da una parte e l’incredibile desiderio di conoscenza del mondo femminile dall’altra. La figura di Petra in rapporto con la madre, la figlia, l’amante, la dipendente, l’amica rappresenta tutta la possibile varietà di relazioni che possono essere date a un essere umano e non può non rimandare ad una sorta di seduta psicanalitica in cui ogni volta questa donna è in rapporto con una delle proprie facce dello specchio. La costruzione matematica e razionale della drammaturgia e la composizione iperrealistica della sceneggiatura paradossalmente fanno emergere il corpo e il sentimento al massimo grido�. Per la protagonista la sfida più difficile consiste nella ricerca di uno stile che permetta di superare l’argomento sessuale “per arrivare al fulcro del problema: la relazione amorosa, la difficoltà di vivere un rapporto. Non a caso una delle frasi ricorrenti nel testo che il regista mette in bocca a Petra è “gli uomini si cercano ma non sono capaci di vivere insieme�.

per maggiori info: www.centrosantachiara.it

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