Il lago A? quello di Garda. Il tempo A? la�� aprile del 1948, tre anni dopo la seconda guerra mondiale. E Mirko Golina, architetto sloveno di Trieste, vi ritorna per cercare lontani agganci che lo aiutino a superare la tragedia dei campi di sterminio. Proprio in questo piccolo paese fu arrestato dai nazisti.
Soprattutto cerca la convinzione di essere riuscito a sopravvivere a quella��oscuro periodo di dittature e morte. E spera, ma sembra invano, che tutti abbiano capito di essere finalmente liberi da quel ventennio tiranno il cui simbolo A? incarnato da Villa Feltrinelli di Gargnano dove Mussolini alloggiA? durante i seicento giorni della Repubblica di SalA?.
La sua ombra pare ottenebrare ancora gli abitanti del luogo che lo ricordano con venerazione. Risvegliati da un sonno ipnotico, ma con il vuoto nella testa come la signora Amalia, madre di un amico, ancora legata al ricordo del Duce.