Fino a venerdì 31 agosto, presso lo Spazio Klein di Borgo Valsugana si potrà visitare la mostra dal titolo: “La Bottega dei Fiorentini – un secolo di pittura nella Valsugana del Seicento“, a cura di Vittorio Fabbris e organizzata dal Sistema Culturale della Valsugana Orientale in collaborazione con il Comune di Borgo Valsugana. Â
La mostra vuol documentare le fasi più importanti e significative dell’attività della bottega dei Fiorentini, vale a dire di Lorenzo, dei suoi figli Giacomo e Francesco e dei nipoti Lorenzo junior, Gaspare e Giuseppe Antonio che per tutto il secolo XVII hanno operato in Valsugana e anche nel Veneto.
La famiglia Fiorentini ha rappresentato nel passato una importante realtà nel contesto culturale e artistico della Valsugana contribuendo in modo sensibile a creare quella specificità di ponte tra la cultura alpina e veneta che si riconosce in particolare al centro vallivo di Borgo Valsugana.
È soprattutto nel secolo XVII che a Borgo si svilupperà una vera e propria scuola pittorica, che vede nell’erezione e decorazione del santuario di Onea uno dei suoi principali traguardi. Il personaggio di spicco di questo particolare momento della vita artistica di Borgo Valsugana è Lorenzo Fiorentini il quale, partendo dagli epigoni di quella grande “officina di arte e di vita� che fu la Bottega dei Dal Ponte a Bassano del Grappa, contribuirà a creare carattere specifico del centro valsuganotto.
Oltre che nelle opere esposte allo Spazio Klien la manifestazione si articola in una serie di percorsi sul territorio che riguardano sia gli affreschi, sia opere che si è ritenuto opportuno mantenere nel loro contesto. A Borgo il Santuario della Madonna di Onea, il Monastero di San Damiano e la Chiesa di san Francesco, la Pieve della Natività , la Casa dell’Antica Comunità , l’oratorio di San Rocco, lo studiolo di Palazzo Ceschi di Santa Croce; a Ospedaletto il Santuario della Madonna della Rocchetta; a Strigno la Chiesa di Loreto; a Roncegno la Chiesa di Santa Brigida; a Pergine la Chiesa di San Carlo.
La mostra rappresenta altresì un importante tassello nella ricostruzione della vita artistica della Valsugana del Seicento, delle sue ramificazioni e influssi. L’evento espositivo si situa all’interno di un progetto pluriennale sviluppato dal Comune di Borgo Valsugana e dal Sistema culturale Valsugana orientale che ha per scopo la valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio e che si articola in produzione di testi e realizzazione di momenti espositivi.