domenica , 22 Dicembre 2024

LA BOHEME AL TEATRO SOCIALE DI TRENTO
la��opera di Puccini per la Stagione Lirca del Santa Chiara

La Boheme - fonte wikipedia.orgDopo il debutto di sabato sera il Teatro Sociale ospita oggi, lunedì 29 gennaio, alle 20.30, la seconda rappresentazione dell’opera “La Bohème” nell’ambito della Stagione Lirica organizzata dal Centro S.Chiara. Le scene liriche in quattro quadri sono sul libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa mentre l’opera è tratta dal romanzo Scène de la vie de Bohème di Henri Murger e le musiche di Giacomo Puccini. L’opera viene messa in scena con la regia di Dino Gentili e l’Orchestra Filarmonica Venta “Gian Francesco Malipiero” viene diretta da Giampaolo Bisanti. Accanto agli interpreti anche il Coro del teatro Sociale di Trento e il Coro Voci Bianchi C.Eccher. La Boheme è stata presentata per la prima volta al Teatro Regio di Torino nel 1896 ed è nsieme a Traviata e Barbiere di Siviglia, è probabilmente una delle opere più eseguite nei teatri di tutto il mondo; è un capolavoro indiscusso che rappresenta intimamente e coerentemente una visione personale, rielaborata, di svariati stilemi, ispirazioni,canoni artistici (tra cui il romanticismo tedesco e l’opera lyrique francese). La storia si svolge nella Parigi del 1830, ispirata ad un romanzo di H.Murger,francese, scenes de la vie de boheme, incentrata sulla vita di un piccolo gruppo di giovani artisti al quartiere latino i quali devono quotidianamente far fronte alle più elementari necessità tra problemi economici,sociali e di salute. Senza per questo però perdere la freschezza e la gioia della loro giovane età. La massima espressione di pathos e sentimento si manifesta con l’aria “Sono andati,fingevo di dormire”, pensiero che Mimì rivolge a Rodolfo, lasciati soli dagli altri. La Bohème mette in scena un archetipo: la fine dell’infanzia e l’inizio dell’età adulta. Rodolfo, Marcello, Schaunard e Colline all’inizio dell’opera, così come la travolgente Musetta, vivono persi nelle loro fantasie e nei loro giochi, prigionieri della loro voglia di essere eternamente bambini. Poi arriva Mimì. Irrompe come un ciclone portandosi dietro un’onda emotiva fortissima, l’amore. Seguita a ruota da un’altra emozione ancora più forte: la morte.

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