Dopo il regista inglese Ken Loach la serie di proiezioni proposte nell’ambito di “Sguardi sul mondo” propone due pellicole del regista francese Laurent Cantet. "Risorse umane", del 1999, (Centro Polifunzionale dell’Opera Universitaria di Trento, questa sera – 2 giugno – dalle 18.30) è il suo primo lungometraggio per il grande schermo. Descrive il conflitto privato e di lavoro tra un padre operaio e un figlio che si occupa di gestione del personale.
Il film vince numerosi premi, tra cui il CA�sar come migliore opera prima, il premio European Discovery of the Year all’European Film Award, il premio Cipputi a Torino e il premio per il miglior regista esordiente a San Sebastian. Sempre inerenti, pur sotto altre forme, al mondo del lavoro le tematiche di "A tempo pieno", del 2001, (Cortile Facoltà di Economia, venerdì 2 giugno 2006 dalle 21.30) in cui Cantet conferma le premesse dell’esordio e si aggiudica il premio Fipresci alla Biennale e il Leone dell’anno a Venezia. La storia in questo caso è quella di un consulente aziendale, marito e padre di famiglia, che, licenziato all’improvviso, si inventa una carriera inesistente. Per la sua attenzione alle questioni sociali, relative al mondo del lavoro e oltre, Laurent Cantet è stato spesso accostato a Ken Loach. In realtà i suoi film non si soffermano mai sul terreno dello scontro politico, quanto su quello di uno scontro esistenziale tra l’individuo e la società, le sue regole, le sue convenzioni. Un conflitto dove tocca al singolo soccombere, cedere a compromessi o chiamarsi da parte, accettando in ogni caso l’evidenza della propria solitudine.