mercoledì , 13 Novembre 2024

ITALIA WAVE – LE SELEZIONI
Funky Boutique, Tought Vacant, Tamburi De Gaindè

Secondo appuntamento live per Italia Wave, questa sera giovedì 28 febbraio al Goldfinger di Rovereto con tre band sul palco a partire dalle 21-30: Tought Vacant, Funky Boutique e Tamburi De Gaind (che recuperano la mancata esibizione della scorsa settimana).

Tought Vacant nascono nel dicembre 2005 dall’incontro di Federico Dionisi, Lorenzo Frisinghelli e Gabriele Gasperini, tre ragazzi accomunati dall’amore per il grunge, Nirvana su tutti. Nei successivi due anni la formazione viene cambiata più volte, sempre alla ricerca di un cantante adatto, ma nel frattempo continuano a produrre nuove tracce e anche i punti di ispirazioni cambiano: dai Nirvana si ampliano comprendendo Sonic Youth, Verdena, Pink Floyd, Beatles, System of a Down, Arctic Monkey. Nel frattempo aumentano anche il numero di concerti nella zona roveretana mentre fuori dalla cittadina si ha l’esordio con la scorsa edizione dell’Arezzo Wave, nel febbraio scorso. Il sound si è assestato: ora i Thaought suonano un rock ritmico e spedito, potente e occasionalmente depresso a cui non mancano riff ed effetti psichedelici. Il tutto classificabile come alternative rock.

Funky BoutiqueI Funky Boutique sono una band lagarina che nasce dalla passione di tre ragazzi per la musica di stampo funky smoking jazzistico. I tre sono Elia Vigagni (batterista e trattatista di brani partenopei), Alessandro Magro (chitarrista-compositore-coreografo e tube dipendente) e Michele Astegher (bassista) iniziano il loro percorso musical-culturale. A loro si aggiunge il vocalist Andrea Pomarolli e poi il sassofonista Alessandro Nicoletti per raggiungere ci scherzano loro “una formazione completa, eterogenea, poligama, altissima, purissima e levissima, di spessore e carisma capaci di ammagliare le orecchie più fini di Rovereto con armonie e melodie ricercate�.

Il genere percussioni africane a cui si rifanno i Tamburi de Gaindè è un qualcosa che si discosta dalla comune idea che si ha di musica in senso lato. Legata saldamente alla cultura ed alla tradizione dei popoli africani esprime oltre ad un incantevole intreccio poliritmico una sorta di grande libro che racchiude mille e più anni di storia del continente.

Infatti i classici ritmi studiati sono “semplicemente� brani popolari che gli autoctoni suonano per le più diverse occasioni, da quelle più autorevoli e venerate (battesimi, matrimoni, circoncisioni…) a quelle più ludiche e inerenti il quotidiano (raccolte, feste, compleanni…). Avendo ben compreso questo umile ma non banale e scontato concetto i “Tamburi de Gaindè� (gruppo composto da 5 componenti: Sebastiano Chiocchetti, Angelo Matteotti, Stefano Tripi, Raffaele Cosenza e Alessandro Gobbi) hanno intrapreso questo studio attraverso vie, spesso parallele, talvolta divergenti, girando l’Italia e il Globo alla ricerca e scoperta della travolgente ed eccitante, ma anche spesso ostica e faticosa Musica africana tradizionale.

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