Quattro progetti premiati su cinque presentati, pari a un tasso di successo dell’80% contro la media nazionale del 55%. A? un risultato davvero unico e incoraggiante quello raggiunto dall’UniversitA� di Trento nella prima selezione del bando promosso nell’ambito delA�Progetto Impresa, un’iniziativa che a livello nazionale promuove l’imprenditoria scientifica.
Il Progetto Impresa (Infrastrutture e Management Per la Realizzazione di Spin off Accademici) coinvolge otto atenei e tre centri di ricerca con l’obiettivo di favorire la nascita e il rafforzamento di imprese che hanno come scopo l’utilizzazione imprenditoriale della ricerca accademica. Il progetto prevede l’erogazione di finanziamenti a sostegno della costituzione e crescita delle neo-imprese. Il progetto A? promosso dal Consorzio IMPAT che ha come soci l’UniversitA� di Ferrara, l’ENEA e Tecnopolis (parco scientifico dell’UniversitA� di Bari).
Dei 27 progetti che hanno vinto questo primo bando, dunque, quattro dunque sono firmati dall’ateneo trentino – uno dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (Centro CUDAM), uno dal Centro di Biologia Integrata (CIBIO) e due del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e delle Tecnologie Industriali – e riguardano vari ambiti disciplinari.
Il progetto “Hydro Geo Solution” del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (realizzato attraverso il Centro CUDAM), in fase di elaborazione, A? dedicato allo sviluppo e commercializzazione di applicazioni software per analisi idrogeologiche. Alcune applicazioni concrete riguarderanno la determinazione del rischio sanitario nelle acque di falda e la progettazione di interventi di bonifica, la valutazione di potenziali rischi per la salute, la previsione di eventi di piena fluviale in bacini con la presenza di dighe e sbarramenti fluviali.
“Stem screen”, il progetto del Centro di Biologia Integrata (CIBIO), anch’esso in fase di elaborazione, si occuperA� di fornire soluzioni innovative in ambito biotecnologico che permettano di fornire modelli cellulari personalizzati (tarati su un paziente specifico) di malattie neurodegenerative a partire da cellule (fibroblasti) dei pazienti stessi. Alcuni ambiti applicativi includono la creazione di modelli cellulari personalizzati di malattie neurodegenerative, la valutazione in vitro dell’efficacia della terapia che il paziente sta sperimentando, l’isolamento di nuovi farmaci e la collaborazione con aziende farmaceutiche.
Sono invece in fase piA? avanzata – a livello di start up o in espansione – i progetti del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e delle Tecnologie Industriali. La start up di Ateneo “K4Sint S.r.l.” A? attiva nello sviluppo precompetitivo nel campo dei nuovi materiali e prodotti tramite tecnologie di consolidamento/sinterizzazione di polveri (Spark Plasma Sintering).
L’azienda ha l’obiettivo di realizzare e commercializzare nuovi materiali per applicazioni avanzate nel campo strutturale, biomedico ed elettronico.
Il progetto di impresa “Biotools“, in fase di approvazione come start up di ateneo, si occupa invece di progettazione, realizzazione e successivamente produzione di attrezzature, materiali e strumenti che possano essere utilizzati nel settore biomedicale e per applicazioni in ambito della medicina rigenerativa. Biotools svilupperA� applicazioni per la coltura cellulare in vitro, che permettono di ottenere un’approssimazione migliore delle condizioni che il tessuto cellulare percepirebbe in condizioni fisiologiche, e applicazioni a supporto di processi di rigenerazione tessutale.
I progetti selezionati potranno usufruire complessivamente di 90mila euro per finanziamenti diretti, a fondo perduto, e per servizi di consulenza. Tutti i progetti avranno poi accesso ai servizi di formazione e di consulenze specifiche previsti dal progetto per un periodo compreso tra i dodici e i diciotto mesi.
Ma per ottenere nuovi finanziamenti a supporto dell’imprenditoria scientifica c’A? ancora tempo. La prossima selezione prevista dal bando per l’individuazione di nuovi candidati ai finanziamenti del Progetto IMPRESA scadrA� infatti il prossimo il 31 gennaio. Sono ancora disponibili otto borse di finanziamento per la fase di start up e 25 per la fase di gestazione e nascita.
Per maggiori informazioni:
IMPAT POINT dell’UniversitA� di Trento
(Ing. Claudio Nidasio, claudio.nidasio@unitn.it, tel. 0461 281163, Divisione per il supporto alla Ricerca Scientifica e al Trasferimento Tecnologico) oppure consultare il sito del progetto IMPRESA nella sezione Ricerca Scientifica del portale di Ateneo: www.unitn.it)