Oltre duemila persone hanno accolto, mercoledì sera, Joan Baez al Palasport di Trento. La cantante americana, simbolo della canzone pacifista e nonviolenta dai tempi del Vietnam, ha proposto un live set completamente acustico. In scaletta tutti i suoi pezzi più famosi da “Scarlet Tide” a “There but for fortune” accanto ad alcuni omaggi ad artisti che ne hanno segnato il suo percorso musicale. Su tutti ovviamente l’ex compagno Bob Dylan in “Farewell Angelina” e nella canzone contro la guerra di “God on our side” accanto al Woody Guthrie di “Christmas in Washington”.
Joan Baez proprio in apertura di concerto si è scusata con il pubblico trentino per la poltica di Bush “Amici- ha detto la folksinger- mi scuso per quello che il mio governo sta facendo nel mondo. Il mio presiddnte deve smettere di sbagliare e mentire. Deve subito portare a casa le truppe dall’Iraq.
Una curiosità: in platea si è seduta anche Patti Smith, protagonista del festival “Effetto Glass” al Mart, ma non si è concretizzato un possibile duetto fra le due canranti. Il loro incontro pomeridiano aveva infatti fatto sperare in questo vero e proprio evento nell’evento al Palasport.
le luci calano. lei non fa nemmeno in tempo a salire sul palco e sta già intonando Farwell Angelina. il freddo Palasport…non esiste più. tanta l’emozione. io e il mio ragazzo, 20 e 30 anni. A fianco a noi un’altra coppia, 70 e 80 anni. le nostre mani tengono il tempo e applaudono, le nostre voci cantano all’unisono. E’ questa la magia di Joan Baez?
FANTASTICA.
Io sono uno di quei 10 instancabili che hanno aspettato che Joan Baez uscisse dal camerino alle 24.45 per ricevere un suo autografo e un bacio!
E’ stato un concerto magnifico, lei è una persona stupenda e la sua voce è la più bella che io abbia mai sentito.