a�?Ogni qualvolta a�� spiega Tito Boeri a�� che si assiste ad una��accelerazione del progresso tecnologico, le tesi secondo cui le macchine sostituiranno la��uomo, decretando la fine del lavoro, prendono piede. La fine del lavoro A? stata decretata centinaia di volte. Eppure nelle economie di tutto il mondo si continuano a generare milioni di posti di lavoro e il tasso di occupazione (il rapporto fra occupati e popolazione in etA� lavorativa) A? stato ovunque in crescita nel corso del XX Secolo. Anche se la disoccupazione aumenta negli anni di crisi ed A? oggi troppo alta in alcuni paesi, tra cui il nostro, non ca��A? traccia di una crescita di lungo periodo della disoccupazione.
Il pessimismo tecnologico impera soprattutto negli anni di crisi. E puA? essere di due tipi: si teme che ci sia troppa innovazione con distruzione di lavoro, oppure che ci sia troppo poca innovazione con bassa crescita e calo della produttivitA�, come nelle tesi sulla stagnazione secolare che hanno preso quota durante la Grande Recessione.
Automazione significa distruzione di lavoro, sostituzione di lavoro svolto dalla��uomo con macchinari, ma la��automazione in genere porta con sA� un aumento della produttivitA� e dei salari nei lavori che le macchine non riescono a sostituire. E questa creazione di valore del lavoro comporta, a sua volta, creazione di lavoro. Anche se la frontiera della��automazione si sposta rapidamente e le tecnologie della��intelligenza artificiale sono in rapido sviluppo, siamo ancora molto molto lontani dal sostituire il lavoro con robots in mansioni che richiedono flessibilitA�, discrezionalitA� e che, piA? in generale, non si prestano ad essere codificate.
Non A? solo il progresso tecnologico ad avere effetti sul mercato del lavoro, A? lo stesso mercato del lavoro a influire sulle traiettorie tecnologiche. A seconda delle istituzioni del mercato del lavoro, della demografia, delle dotazioni di capitale umano di un paese, lo sviluppo tecnologico puA? orientarsi in direzioni diverse. Il progresso tecnologico a�� aggiunge Boeri a�� non A? mai uniforme. PuA? prendere forme molto diverse e variare nelle proprie traiettorie nel corso del tempo. Alcune innovazioni tecnologiche rendono i macchinari complementari al lavoro della��uomo, altre tendono a sostituire lavoro con capitale. E gli effetti del progresso tecnologico possono cambiare nel tempo anche nello stesso settore. Se nel XIX Secolo le nuove tecnologie hanno reso obsoleto il lavoro di molti artigiani, con la nascita di fabbriche che davano lavoro a persone relativamente poco qualificate, alla��inizio del secolo scorso le nuove tecnologie nel settore manifatturiero sono state spesso complementari allo sviluppo del lavoro qualificato.
La��impatto del progresso tecnologico sulla distribuzione del reddito a�� conclude Tito Boeri a�� dipenderA� in gran parte anche da come sarA� distribuita fra la popolazione la proprietA� delle nuove tecnologie. I robot possono liberare tempo libero per la��uomo e arricchire chi li possiede, mentre rischiano di impoverire chi non riesce piA? a trovare lavoro perchA� i macchinari hanno reso le sue competenze obsoletea�?.
Il programma dettagliato della 13^ edizione del Festival, promosso da Provincia autonoma di Trento, Comune di Trento e UniversitA� degli studi di Trento e progettato dagli Editori Laterza, sarA� presentato, come di consueto, alcune settimane prima dell’inizio.
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