Debutta questa sera, mercoledì 7 febbraio al Teatro Sociale di Trento, ore 20.30, “Il Barbiere di Siviglia”, grande operazione di rete che, accanto a Coordinamento teatrale Trentino e Centro S. Chiara ha coinvolto con grande impegno il Conservatorio Bonporti, con un laboratorio di rielaborazione e di strumentazione della partitura rossiniana, ripensata per un’organico cameristico e che coinvolge 12 allievi compositori. Nella rivisitazione proposta dalla regia di Cristina Pietrantonio il “factotum” Figaro diventa il direttore di scena del “Siviglia”, uno sgangherato night improvvisamente al centro delle cronache mondane per l’arrivo della nuova star: Rosina, una specie di Jessica Rabbit che ha fatto impazzire molti uomini, ultimo dei quali il giovane Almaviva, eccentrico e ricco sfondato. La musica e la poetica di Rossini “reggono” molto bene questo tipo di operazioni: Rossini amava divertirsi e far divertire e non aveva interesse nel dipingere un’epoca o nell’approfondire con precisione una psicologia.
Il Coordinamento Teatrale Trentino dal 2003 porta la lirica nei teatri del territorio con “Il Piacere dell’Opera”. Il Centro S. Chiara, da oltre dieci anni mette in campo progetti di formazione del pubblico mirati al repertorio operistico e quest’anno ha ideato “O per A discount”: l’Opera per tutti. La filosofia che sta alla base dei due progetti è la stessa: l’Opera lirica è uno dei più grandi patrimoni della cultura italiana e rischia di morire di fame. Fame di pubblico (l’Opera tradizionale ha tempi di fruizione lunghi, richiede una certa preparazione, è “impegnativa” da seguire) e fame di soldi (è un prodotto di “alto artigianato” che impegna mano d’opera altamente specializzata in gran numero e per molti giorni, i finanziamenti pubblici calano…). Quindi, arditamente, i due progetti si prendono il “permesso” di manipolare l’Opera, di giocarci, di smontarla e rimontarla per renderla più “facile”, più economica, più alla portata di tutti insomma. Accanto alle istituzioni troviamo anche giovani e dinamiche realtà private: l’orchestra J Futura, guidata dai direttori Maurizio Dini Ciacci e Stefano Chicco; Fatefaville laboratorio voce, con Stefano Anselmi che ha condotto il laboratorio didattico per i giovani cantanti; Castalia Dance per le coreografie di Maria Pia di Mauro.
GLI APPUNTAMENTI:
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Mercoledì 7 Febbraio 2007 – ORE 20.30 – TRENTO – Teatro Sociale
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Giovedì 8 Febbraio 2007 – ORE 20.30 – TRENTO – Teatro Sociale
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Venerdì 9 Febbraio 2007 – ORE 21.00 – TESERO – Teatro Comunale
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Domenica 11 Febbraio 2007 – ORE 21.00 – TIONE – Teatro Comunale
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Lunedì 12 Febbraio 2007 – ORE 21.00 – MEZZOLOMBARDO – Teatro S. Pietro
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Mercoledì 14 Febbraio 2007 ORE 2100 – ROVERETO – Auditorium Melotti
Non capisco perchè ci si ostini a considerare l’opera come un qualche cosa di altamente indigesto da rendere ..”accessibile” a tutti.Questo patrimonio “rischia di morire” proprio perchè continua ad esistere uno zoccolo duro di pseudointellettuali che credono di poter “snellire” un’opera alterandone totalmente i lineamenti e presentando al pubblico un prodotto finale che potrà anche essere “divertente”,ma non è più quell’opera!
In questo modo qualsiasi intento educativo crolla,a meno che non si presenti l’operazione come un divertissement di cui autori sono gli studenti compoisitori del Conservatorio,e non Gioacchino Rossini.Per l’anno venturo propongo una versione ridotta dei primi due atti della LULU di A.Berg,ambientati nella Siviglia del 7oo,con l’organico dell’Ascanio in Alba.Che ne dite?
Carlo Todeschi