Prenderei lo spazio di questo post per ribadire alcuni concetti di base che spesso non sono messi in evidenza come dovrebbero. Comincerei dicendo quanto asserito nel titolo: idrogeno ed energia sono due “entità � assolutamente diverse ed indipendenti l’una dall’altra che finiscono per essere messe assieme quando si parla di “energia del futuro�. Beninteso! Non è un errore grave, se però si sottolinea il fatto che l’idrogeno non è una materia prima che può fornire energia. L’idrogeno è un “vettore� energetico! Con una serie di innegabili pregi, ma comunque un vettore e non una fonte. Sembrerebbe una sottigliezza, ma non lo è.
Le presenti riflessioni nascono da una domanda che mi sento rivolgere abbastanza spesso quando si parla di energia, crisi energetica e futuro esaurimento delle fonti petrolifere. La domanda è: “Allora? Quand’è che la inventate questa macchina all’idrogeno?�.
In prima battuta non mi rendo conto se mi stanno prendendo in giro o dicono seriamente… In seconda istanza mi rendo conto amaramente che dicono proprio sul serio, alludendo al fatto che una macchina che “va a idrogeno� sarebbe, secondo loro, la soluzione di tutti i nostri problemi (per forza! non serve più la benzina!) e l’unico motivo di questa attuale situazione (prezzo della benzina ed inquinamento alle stelle) è la scarsa efficienza di chi lavora nell’ambito dell’idrogeno e delle sue tecnologie.
L’automobile a idrogeno esiste già ! L’hanno fatta tutte le più grosse case motoristiche. Per fare un esempio, la General Motors ha già sviluppato un prototipo di terza generazione (la Hydrogen III), che altro non è se non una Opel Zafira con un motore elettrico alimentato da una “pila a combustibile�. Per capirci, la pila a combustibile è un oggetto che prende idrogeno e ossigeno per restituire energia elettrica ed acqua (ecco perché l’auto ad idrogeno non inquina…). Il problema fondamentale è che l’idrogeno in natura non esiste nel suo stato fondamentale. Per ottenerlo ci vuole energia! Quindi siamo al punto di partenza! L’idrogeno, una volta prodotto, ci permette di immagazzinare, trasportare ed utilizzare grandi quantità di energia in modo assai versatile: questo lo rende un vettore energetico.
Dunque, come l’idrogeno potrà modificare il quadro energetico del futuro? Una risposta è sicuramente questa: “Dipende da quali soluzioni si adotteranno per produrlo�. Gli scenari che si aprono sono assai vari, interessanti ed anche fortemente dipendenti dal territorio; le risorse idriche potranno essere sicuramente un fattore determinante.
Facciamo così: magari ritornerò sull’argomento in un prossimo post descrivendo più in dettaglio scenari futuri e soluzioni tecniche adottabili. Chi fosse interessato… non ha che da chiedere!
Penso che lo stesso discorso valga per le auto elettriche (o ibride). Non inquinano o inquinano meno ma dipende dal modo in cui è stata caricata la batteria, se con l’elettricità prodotta da una centrale a carbone, siamo al punto di partenza.
i prototipi delle macchine ad idrogeno ci sono già ma il problema è ancore e sempre l’alto costo per produrre questo che tu chiami “vettore” e fintanto che questo sarà superiore al costo della benzina non se ne farà niente. Restano da risolvere problemi come quello dell’immagazinamento del ” combustibile idrogeno “, in serbatoi a matrice molecolare per averne a disposizione una quantità sufficiente a fare un pò di chilometri. Il costo elevato dell’elettrolisi dell’acqua distillata per produrre H2, ne frena l’utilizzo immediato. Io penso che avranno un futuro come citycar quelle trappole elettriche che già si vedono dall’inverno scorso circolare, quando la macchina tradizionale è ferma nel box a causa delle PM10.
Assolutamente d’accordo con i commenti…
Relativamente alla questione del prezzo dell’idrogeno, attualmente non siamo in grado nemmeno di confrontare i prezzi dei due combustibili. In una prospettiva futura le leggi di mercato relative all’aumento della domanda (ed un’offerta in grado di soddisfarle tale domanda) faranno sicuramente abbassare i prezzi dell’idrogeno, mentre per la benzina l’unico crollo possiblie sarebbe dovuto ad una forte diminuzione della domanda, cosa che avverrà solo quando si disporrà di un nuovo combustibile, per l’appunto!
Assai interessante la questione relativa ai problemi di immagazzinamento dell’idrogeno… grazie a chi l’ha portata alla luce! Magari in un prossimo post tornerò sull’argomento parlando di sistemi di immagazzinamento, accennando anche all’assorbimento in idruri metallici o idruri chimici.
Ah, dimenticavo! L’elettrolisi. Certo! Oggi l’efficienza di questo processo è ancora scarsa, rendendo i prodotti non certo competitivi. Una cosa va però sottolineata: nei costi dei combustibili, spesso si tralascano i cosiddetti costi ambientali, che sono poco visibili nell’immediato (specie se visti solo in un’ottica economica), ma sono tutt’altro che trascurabili. Lidroelettrico come vantaggio ha sicuramente oneri ambientali assai più moderati rispetto alle tecniche di trasformazione energetica più comuni.
Grazie e a presto.
La cosa di cui non mi capacito è che nel 2007 andiamo ancora in giro con vecchi motori a scoppio che sono una tecnologia inventata piu di 100 anni fa..???
Nessuna nuova invenzione verrà mai messa in commercio finche chi comanda non avrà il modo di trarne nuovo profitto..!