Questa sera, giovedì 11 gennaio (ore 21.00), presso il teatro di Mori, Giobbe Covatta presenterà il suo ultimo spettacolo dal titolo:"I sette peccati capitali", realizzato sulla scia del grande successo ottenuto da “Melanina e Varechina” nelle ultime due stagioni invernali. Come in passato si tornerà a parlare del difficile rapporto tra mondo occidentale e contenente africano, uno dei grandi problemi che l’intera umanità deve affrontare. Covatta analizza in modo lucido ed impietoso i problemi del Terzo mondo, le responsabilità della sua decadenza e povertà, ma anche i vizi e virtù del mondo occidentale. Il suo umorismo fantasioso e la sua incontenibile “napoletanità” sono immerse in temi e riflessioni di impegno civile sulle terribili (e pericolosissime) disparità tra paesi ricchi e poveri e sui “peccati” più amati dai cosìdetti popoli “avanzati”. Ma il dialogare su tematiche tanto serie non è certo a scapito del grande divertimento, dell’irresistibile serie di battute che coinvolge il pubblico per tutto lo spettacolo.
“I SETTE PECCATI CAPITALI” SECONDO GIOBBE COVATTA
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Penso che i sette peccati capitali sono davvero mortali non per il corpo, ma per l’anima. In un mondo sempre piu’ indaffarato, competitivo, difficile, si parla meno del cibo spirituale, cio’ che e’ bene per l’anima e cio’ che uccide l’anima. Secondo me ognuno di noi ha una certa dose di tutti i sette, ce ne sono che prevalgono, ce ne sono in overdose, ma per un mondano, uno che vive nel mondo e conduce una vita normale con i soliti piaceri del mondo e’ piu’ facile averne che non averne. Per quanto riguarda il monaco, uno che si prefigge di raggiungere una meta nel combattimento di questi peccati mortali, per lui e’ piu’ facile non averne. Ma in questo momento abbastanza difficile per l’Umanita’ quello che conta e’ porci la domanda sia mondani che monaci, una domanda tutta interiore soppesando sulla bilancia mentale le due cose per la nostra salvazione, perche’ combattere e sconfiggere i 7 peccati mortali e’ una via verso la salvazione, ma non e’una via sicura, cioe’ non e’ mica affidabile, queste due cose per la nostra salvazione sono praticare l’unione delle anime e dei corpi per diventare bisessuali come prima e l’altra cosa sono sbarazzarci dai sette peccati mortali. Bene, soppesando queste due, quale avra’ piu’ peso ? Quale vale di piu’ ? Io penso che la prima, praticare l’unione delle anime e dei corpi, perche’ e’ la via piu’ sicura per la nostra salvazione.