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Mercoledì 17 maggio 2006, alle 17,30, a Trento, nella “Sala Rosa” della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige (Piazza Dante), il Centro Studi sulla Storia dell’Europa Orientale organizza l’ottava conferenza del ciclo "Un mondo scomparso: l’ebraismo dell’Europa centro-orientale". Gustavo Corni interviene su "Lo sterminio degli ebrei". Introduce Massimo Libardi.
Il nazismo fece dell’attacco agli ebrei uno degli elementi costitutori della sua politica. Dal momento in cui giunse al potere, si scagliò contro i cittadini ebrei con ogni mezzo di propaganda e con una fitta campagna di leggi.
Per convincere anche la pubblica opinione della necessità di questa lotta, vennero impiegate accuse di ogni genere. Gli ebrei, secondo i piani dei nazionalsocialisti, avrebbero dovuto scomparire dalla faccia della terra. Il progetto di Hitler, infatti, era quello di rendere tutto il mondo Judenfrei, libero dagli ebrei. Con l’inizio della Seconda guerra mondiale, la Germania rese sempre più violenta la lotta contro i civili ebrei, e poi prese il via l’eliminazione fisica.
I nazisti istituirono sul suolo del Terzo Reich più di 10.000 campi, suddivisi in molteplici categorie. Sei di questi furono i campi di sterminio dove i deportati venivano selezionati e uccisi con il gas. I luoghi della Shoah, dove vennero assassinati sei milioni di persone.
Per maggiori informazioni: www.csseo.org
