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Antonio Albanese porta in scena uomini del Sud e del Nord, uomini alti e bassi, grassi e magri, ricchi e poveri, ottimisti e qualunquisti, un mondo popolato da personaggi del nostro tempo, dal pensiero contemporaneo tradotto da una dirompente fisicità . Figure e volti quelli delle varie maschere comiche di Antonio Albanese che segneranno lo spettacolo di questa sera, giovedì 31 maggio all’Auditorium S.Chiara nell’ambito del ricco cartellone di eventi del Festival dell’Economia (inizio ore 21.30 ingresso libero fino ad esaurimento posti).
Lo spettacolo riunisce alcuni tra i volti creati da Antonio Albanese con dei monologhi
corrosivi, surreali e grotteschi. Questi personaggi incarnano le nevrosi, l’alienazione, il
soliloquio nei rapporti umani e lo scardinamento affettivo della famiglia, l’ottimismo
insensato e il vuoto ideologico. Una comicità a tratti amara quella di Albanese che negli anni si è imposto fra i volti più amati grazie anche al piccolo schermo.
Nato aLecco ma di radici pugliesi Albanese debutta come attore di cabaret al teatro Zelig di Milano per poi trovare visibilità catodica al “Maurizio Costanzo Show“, al varietà condotto da Paolo Rossi “Su la testa…!” (1992) e soprattutto a “Mai dire gol“. Proprio qui mette a punto una serie di personaggi (il gentile Epifanio, l’aggressivo Alex Drastico, il telecronista-ballerino Frengo, il giardiniere di casa Berlusconi Pier Piero).
Le fortune televisive si intrecciano con quelle teatrali con il successo di spettacoli come
“Uomo!” e “Giù al Nord” (1997), scritto con Michele Serra ed Enzo Santin. Nel cinema, debutta come interprete in “Vesna va veloce” per poi calarsi anche nel ruolo di regista con “Uomo d’acqua dolce” e “La fame e la sete” (1999), ancora concepito in collaborazione con Cerami, è la sua seconda prova registica.
Fra le sue ultime interpretazioni sul grande schermo “La seconda notte di nozzeâ€? di Pupi Avati per il quale avrà una candidatura sia ai David che ai Nastri d’Argento e “Manuale d’amore 2â€? di Giovanni Veronesi.
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