Di Massimo Dorigoni
Domenica 29 ottobre la giovanissima judoca perginese Irene Pedrotti si A? classificata al terzo posto nella European Cup di judo Cadetti che si A? svolta a Koper, in Slovenia, dietro alla tedesca Dewi De Vries e alla bulgara Lidia Brancheva, a pari merito con la svedese Tove Hansen.
Tanta la felicitA� del coach Paolo Natale e di Mamma Greta.
Avevamo intervistato Irene il mese scorso insieme ad un’altra giovanissima atleta, perginese come lei, Eleonora Strobbe, entrambe reduci da una��estate di successi internazionali. Eleonora Strobbe, campionessa della compagnia arcieri di Baselga di PinA?, era rientrata dai campionati europei 3D svolti a Mokrice Catez (Slovenia) con due medaglie nel tiro con *la��arco nudo specialitA� campagna. La��argento A? arrivato dalla gara individuale mentre la��oro A? stato frutto del lavoro di squadra. Non due medaglie inaspettate in quanto A�tira con la��arco dal 2004. Da allora la��atleta perginese ha inanellato una serie impressionanti di successi, sia a livello nazionale che internazionale. In maglia azzurra ha fatto la sua prima apparizione nel giA� nel 2007 vincendo da allora ben 16 medaglie tra mondiali ed Europei. Una promessa divenuta realtA�, in tempi brevi, e che tante gioie ha dato al Trentino di cui A? la��unica rappresentante in questa disciplina. Irene Pedrotti, giovanissima judoca perginese, tesserata per il Dojop Equipe Bologna, si A? aggiudicata, assieme alle sue compagne di team Matilda Avila, Alessia Tedeschi, Elisa Toniolo, Betty Vuk e Vanessa Origgi la A�Medaglia da��oro alle Olimpiadi europee giovanili a GyA�r in Ungheria. Di seguito vi proponiamo la nostra intervista doppia.
CosA� giovani, come avete vissuto questa bellissima e importante esperienza? Eleonora: A�Sicuramente vincere A? sempre una grande soddisfazione. Non A? il mio primo titolo, ma A? importante perchA� la��asticella della difficoltA� si alza sempre piA?. La permanenza nelle prime posizioni A? giA� un ottimo traguardo, la��anno scorso infatti avevamo vinto la��argento. La squadra A? sempre stata formata da me e dalla mia compagna Jessica Tomasi. La��affiatamento A? una parte fondamentale per raggiungere la��apiceA�. Irene: A�Questa A? la��esperienza piA? importante che ho fatto finora nella mia seppur ancora breve carriera, con la speranza che ce ne siano altre in futuro. Il lavoro di squadra A? stato una grande motivazione per tutte noi, lo stimolarsi a vicenda A? stata forse la carta vincente. Con la mia vittoria ho portato la squadra in semifinale e questo mi ha gratificata moltoA�.
Una passione che arriva da lontano la vostra? Eleonora: A�In realtA� ho scoperto questo sport casualmente. La mia famiglia A? abbastanza sportiva ma ho avvicinato questa disciplina attraverso una mia amica e suo zio che la praticavano in modo amatoriale. Ho pensato cosA� di provare e mi A? piaciuto a tal punto che ho continuato fino a raggiungere questi risultatiA�. Irene: A�Ea�� uno sport che abbiamo nel sangue come famiglia, A�anche mio nonno era un campione di judo. Ea�� stata perA? inizialmente mia madre Greta Casagrande, cintura nera 4A� Dan e maestra di Judo, a portarmi in palestra e a farmi amare questo sportA�.
Come conciliare al meglio allenamento e studio? Eleonora: A�Sto lavorando e preparando la tesi per la laurea triennale in lingue e quindi non posso nascondere che qualche sacrificio devo farlo. Supponendo di dormire almeno otto ore per recuperare le forze, per il resto della giornata bisogna far si di trovare il tempo per tutto. Rinuncio un poa�� le uscite serali a favore della��equilibrio e della concentrazione durante le gare. Irene: A�Effettivamente A? un impegno non indifferente. Lo sport mi ha sicuramente aiutata nella��organizzazione delle mie giornate e nella distribuzione dei carichi di studio e di allenamento. Ci tengo agli allenamenti e non voglio assolutamente trascurare la scuolaA�.
Quali sogni nel cassetto per il futuro? Eleonora: A�In questo sport purtroppo non esistono le Olimpiadi quindi devo guardare ad altro. La��obbiettivo potrebbe essere di battere il record di vittorie word games, le olimpiadi per gli sport non olimpionici, che attualmente appartiene ad un atleta svedese che gli ha vinti per ben tre volteA�. Irene: A�Quasi tutti gli atleti che praticano uno sport puntano alle Olimpiadi. Io spero di arrivarci e di vincerleA�.
*Arco nudo specialitA� campagna: La��arco nudo a differenza di quello olimpico, non A? dotato di mirino. Varie sono le tipologie di gare, per la maggior parte si mira a dei bersagli di carta o a sagome di animali in tridimensionali, questa A? una disciplina nata recentemente.
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