In collaborazione con il Museo delle Scienze di Trento, Palazzo Roccabruna presenta: “Distilla Instilla: le grappe aromatizzate in Trentino”, giovedA� 10 maggio alle ore 18:30, alla scoperta dei segreti della distillazione con l’aiuto di un sommelier e di un botanico.
La��arte della distillazione ha origini antiche che sfumano nel campo del sapere alchemico ed esoterico. Per secoli A? stata una pratica segreta avvolta da un alone di mistero, non di rado accusata di sconfinare nella stregoneria o nella magia.
Oggi, venute meno le suggestioni iniziatiche, la distillazione A? un processo fisico noto, ampiamente utilizzato dalla��industria chimica-farmaceutica ed agroalimentare per ottenere una��ampia gamma di prodotti: dai farmaci ai profumi, dai liquori alle creme.
Il tema A? affrontato da una��interessante mostra, a�?Distilla Instilla. La��essenza segreta delle piantea�?, proposta fino al 19 agosto al Museo delle Scienze di Trento: un percorso storico-scientifico che indaga le origini, gli usi e le finalitA� di una tecnica che trova largo impiego anche in campo medico. Di qui nasce la��idea della collaborazione con Palazzo Roccabruna per allargare il tema della rassegna ad un settore profondamente legato alla cultura enogastronomica trentina, quello dei distillati da��uso alimentare, che rappresentano un fiore alla��occhiello della vitienologia locale: dalle grappe di monovitigno a quelle aromatizzate fino ad alcuni distillati puri di erbe o radici come la��imperatoria, il ginepro o la genziana che costituiscono una��assoluta eccellenza a livello mondiale.
GiovedA� 10 maggio alle 18.30 nella��appuntamento dal titolo a�?Distilla Instilla: le grappe aromatizzate in Trentinoa�? Francesco Rigobello, botanico del Museo delle Scienze e responsabile scientifico della mostra, e Antonio Falzolgher, sommelier della��A.I.S., incroceranno le proprie competenze per accompagnare gli ospiti della��Enoteca in un viaggio attraverso le virtA? medicamentose e gastronomiche dei distillati.
Non mancherA� la possibilitA� vedere da vicino un alambicco e di degustare alcune grappe di monovitigno, ed altre a�?aromatizzatea�? messe a confronto con i distillati puri ottenuti dalla stessa radice. SarA� una��occasione da non perdere per contaminare saperi e sapori alla��insegna di un simpatico connubio fra scienza ed enogastronomia.
Ea�� gradita la prenotazione: tel. 0461/887101