domenica , 22 Dicembre 2024

CITROEN DS: 60 anni, ma non li dimostra

600 ds

di Alfredo Nepi

Ci sono automobili che segnano una��epoca ed entrano di diritto nel novero dei modelli mitici. Una di questa A? senza dubbio la CitroA�n DS che questa��anno festeggia i 60 anni.

Per la sua formaA� innovativa la�� hanno chiamata in tanti modi: Dea, Squalo, “soucoupe roulante” ( una specie di UFO). In effetti, quando fu presentataA� al Salone di Parigi,A� fu uno shock per tutti. Le altre vetture presenti alla manifestazioneA� si trovarono invecchiate di colpo, tant’era il concentrato di innovazione rappresentato dalla nuova DS. GiA� nel primo giorno della rassegna, A�la Citroen ebbe ben 12.000 ordini e successivamente visto il grande successo commercialeA� i tempi di consegna superarono A�i 15 mesi di attesa. LaA� vettura era stata disegnata da un artista italiano: lo scultore italiano Flaminio Bertoni, approdato a Parigi dal Lago Maggiore e che per Citroen ha firmato in precedenza altri modelli da��avanguardia, la superutilitaria 2CV,A� e la come la 7 a�?Tractiona�?.

La DS, era un concentrato di novitA�. Innanzitutto, la parte anteriore era piA? larga di quella posteriore dal momento che doveva sostenere il peso degli organi meccanici e le ruote posteriori erano carenate, per migliorare la penetrazione aerodinamica; poi aveva il muso lungo,A� affusolato,A� con i coni sfuggenti degli indicatori di direzione posteriori sistemati in alto. Disponeva di un telaio leggero, sul quale si fissavano i 12 pannelli della carrozzeria. Infine, ca��erano i 13 brevetti dei quali aveva la��esclusiva. Il principale era quello delle sospensioni idropneumatiche.

Cose da un altro mondo perA? sono le soluzioni scelte per sospensioni, sterzo, cambio e freni.In tempi di balestre e tamburi, nonchA� di frizioni e volanti a prova di muscoli, la DS metteva A�in campo uno stupefacente apparato idraulico, che gestiva la��assistenza ai freni (anteriori a disco), il servosterzo, il cambio semiautomatico (non ca��era il pedale della frizione), mentre la��eccezionale molleggio era dovuto a quattro sfere, contenenti olio speciale e azoto in pressione, che sostituiscono molle e ammortizzatori. Una leva sotto la plancia permetteva inoltre, di variare la��altezza da terra della vettura, per marciare su terreni sconnessi o addirittura per sostituire un pneumatico facendo a meno del crick.

Tante, inoltre le trovate e le stranezze: il volante aveva soltanto una razza. La carrozzeria e la��abitacolo riservarono molte sorprese, dalla��uso di alluminio e materiale plastico alla��incredibile disponibilitA� di spazio alla��interno (il passo della��auto A?A� intorno ai 3 metri) Gli interni erano spaziosi con i A�sedili che si rilevaronoA� autentiche, morbide poltrone. Si viaggiava come in un salotto con possibilitA� per i passeggeri posteriori di allungare le gambe. Nel 1969 avvenne il restyling piA? importante per la DS. Cambia il frontale ed i fanaliA�diventano quattro racchiusi da un vetro affusolato che nasconde un’ulteriore novitA�: sono iA�proiettoriA�orientabili collegati al movimento dello sterzo. I motori aumentano di potenza e raggiungeranno alla fine della produzione i 141 cavalli della DS23i.d. prodotta dal 1972. L’allestimento “top di gamma” A�venne chiamato “Pallas” dall’appellativo della dea greca Atena.A�Nel 1973 la crisi petrolifera colpA� il mercato dell’auto, compresa la ormai datata ma sempre affascinante berlina Citroen. Nello stesso anno le fu affiancata la CX, sua figlia naturale. L’ultima vettura della stirpe divina uscA� dallo stabilimento il 24 aprile 1975, dopo vent’anni di gloria. E 1.456.115 DA�esse prodotte.

 

 

 

 

Ad ogni modo ecco riassunte le strabilianti caratteristiche del DS al momento dell’introduzione sul mercato:

  • Elevato Cx, pari a 0.38
  • Ampio uso di materiali leggeri quali l’alluminio (cofano) e la “plastica” (tetto)
  • Design innovativo sia dell’interno che dell’esterno
  • Ruote posteriori carenate
  • Carreggiata anteriore maggiore della posteriore (sino al 1970)
  • Trazione anteriore
  • Servosterzo
  • Cambio semi-automatico (senza frizione)
  • Sospensioni idrauliche indipendenti ed autolivellanti
  • Freni a disco anteriori
  • Servofreno idraulico con ripartitore della frenata
  • Pneumatici radiali

 

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