Come nella tradizionale storia russa della Babajaga, ogni madre vorrebbe consegnare alla propria figlia quella bambola. La bambola, che A? la psiche che dobbiamo nutrire. La bambola, che nel cammino ci aiuterA� ad essere donne.
Il legame indissolubile, inesorabile, necessario, con la propria madre A? un passaggio di responsabilitA�, di etica, di sessualitA�, A? un passaggio di gioie, di tristezze, battaglie. A? un passaggio di rughe, che scrive la nostra identitA�. Il dialogo tra madre e figlia diventa quindi un dialogo necessario, che fa crescere entrambe nel coraggio delle confidenze, a volte rendendo i percorsi simili. E allora ci si sente meno sole.
Anche davanti al tema dello stalking e della violenza.
Anche davanti a quello che non era previsto che accadesse: “Non a mia figlia”.
La��obiettivo dello spettacolo A? considerare il rapporto madre-figlia attraverso un dialogo
che scopre nuditA�, silenzi, sguardi, debolezze. La storia di Adriana e di Rosa viene raccontata nella sua natura di conflitto, di intrico, di passione, di rabbia, di amore. A? la storia di ogni donna.
09, 10 maggio, ore 21.00
Teatro Portland, via Papiria, Trento
PARLIAMO D’ALTRO
dialogo tra madre e figlia
una coproduzione Theamus, TrentoSpettacoli e Fondazione Aida
con il sostegno di Spazio Off e Associazione ATTI
con Flora Sarrubbo e Maria Vittoria Barrella
drammaturgia Flora Sarrubbo
ideazione luci, video e suoni Alice Colla
tecnica Riccarrdo Carbone
regia Maura Pettorruso