La fisarmonica A? protagonista del secondo appuntamento del ciclo Incontri di analisi e composizione, organizzato nella sede staccata del Conservatorio a�?Bonportia�? a Riva del Garda. Il 28 febbraio presso la sede gardesana del conservatorio Attilio Amitrano presenterA� il libro a�?Metodo per la��Armonica a mantice di Don Giuseppe Greggiatia�? (La Grafica, 2012), frutto delle sue ricerche su musiche e documenti inediti risalenti agli anni attorno al 1840.
La stagione 2014 di questo ciclo di incontri, curato dal Prof. Massimo Priori, docente di Composizione al a�?Bonportia�?, presenta nove appuntamenti con cadenza mensile nei quali verranno analizzati repertori di diversa provenienza, dal pianoforte di Renato De Grandis alla letteratura ottocentesca per clarinetto. SarA� dato spazio anche ai compositori contemporanei, come Giorgio Spriano ed Emanuela Ballio, che potranno spiegare la loro esperienza e il loro stile personale. Di particolare interesse A? la Tavola rotonda sul coro di voci bianche che verrA� organizzata nel mese di ottobre e l’appuntamento conclusivo a dicembre, che inaugura il Centro di ricerca e documentazione Musica/Architettura.
VenerdA� 28 febbraio alle ore 16 il fisarmonicista Attilio Amitrano presenterA� la figura di Giuseppe Greggiati (1793-1866), pioniere italiano della��armonica, musicista e compositore, interprete di una visione colta della fisarmonica nonchA� autore di un Metodo (1842) straordinariamente attuale, il piA? antico e completo programma didattico sino ad ora conosciuto. Parteciperanno all’incontro anche gli
allievi della Classe di fisarmonica del Prof. Fabio Rossato.
Il Metodo per la��armonica a mantice di Don Giuseppe Greggiati A? il manoscritto piA? sorprendente che la storia della fisarmonica potesse mai immaginare di ricevere in dote, prima testimonianza di una consolidata pratica strumentale e di una sua capillare diffusione nel Lombardo-Veneto giA� dal 1839. Il clamoroso vuoto documentario che ha caratterizzato il suo iniziale e straordinario sviluppo organologico, e la convinzione latente della��inesistenza di primigA?nie tracce musicali nella storia italiana della fisarmonica, rende ancor piA? eclatante questo ritrovamento. Mai prima di lui tanta passione e attenzione era stata dedicata a questo strumento; mai prima di lui tante pagine erano state scritte per il suo insegnamento.