A�Il MUSE, il Museo delle Scienze di Trento progettato dalla��architetto genovese Renzo Piano, accoglie dal 16 dicembre 2016 al 12 febbraio 2017 la doppia personale di Federica Galli (Soresina, 1932 a�� Milano, febbraio 2009) e Beth Moon (Neenah, 1956).
La mostra, che nasce da un progetto della Fondazione Federica Galli di Milano a�� istituzione nata per volere testamentario della��artista cremonese, esponente di spicco della��arte incisoria italiana che ha fatto del segno e della natura i suoi tratti distintivi a�� vede dialogare i monumentali alberi incisi ad acquaforte dalla Galli con i colossi naturali fotografati dalla Moon, che li eterna attraverso la particolare tecnica della stampa al platino palladio. Tempo, memoria e natura sono i temi centrali delle loro opere, un poetico filo conduttore che unisce tutti i piA? importanti a�?monumenti verdia�? esistenti al mondo testimoniandone la��incredibile ricchezza naturale. Chiome scheletriche o rigogliose, rami lunghissimi e tentacolari, fusti esili o possenti, cortecce lisce o rugose catturano lo sguardo di grandi e piccini per raccontare, silenziosamente, aneddoti, folklori e storie secolari. A guidare il visitatore nella��affascinante e labirintico allestimento realizzato della��architetto Michele Piva un percorso obbligato alla��interno di una sorta di bosco che, come una madre, lo avvolge e lo abbraccia ricordandogli il proprio posto nella��universo. Suggellano la��esposizione un ritratto di Federica Galli realizzato dal grande maestro Gianni Berengo Gardin e un testo critico di Tiziano Fratus, poeta e scrittore bergamasco, inventore della��”alberografia”, un processo di mappatura ideale delle specie arboree che lo ha portato a pubblicare una serie di opere legate alla natura, all’identitA� e agli alberi monumentali. Nel suo excursus narrativo, Fratus ci conduce alla scoperta dei grandi polmoni verdi della��arco alpino, ripercorrendo, regione per regione, le foreste a�?scolpite dal gelo, segnate e incise dal dio dei fulminia�?, e identificando la��albero con a�?la macchina che Madre Natura ha progettato per superare i secoli e i limiti che mammiferi, rettili e altri abitanti mobili e migranti del pianeta non possono varcarea�?. Allestimento a cura della��architetto Michele Piva Con la collaborazione della Galleria PH Neutro di Pietrasanta e il coordinamento della dott.ssa Giulia Grassi Brochure con testo di Tiziano Fratus
MUSE – Museo delle Scienze di Trento Corso del Lavoro e della Scienza 3, 38122 Trento
Aperto da martedA� a venerdA� dalle 10.00 alle 18.00, sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 19.00. Ingresso (compreso nel costo del biglietto): intero a�� 10,00, ridotto a�� 8,00 Tel. +39.0461.270311 museinfo@muse.it www.muse.it