VenerdA� 20 gennaio 2012
ore 20.30
Teatro Cuminetti
Trento
Giornata della Memoria
Am grossen Wannsee
Nell’ immenso orrore della Shoah, il mese di gennaio A? un mese particolare. Il 20 gennaio 1942 si tenne infatti quella “Conferenza del Wannsee “, da cui prese le mosse la sistematicitA� dello sterminio della radice ebraica dell’ Europa: quella riunione degli alti vertici amministrativi e polizieschi del III Reich segnA? la transitazione dalla ” tradizione del pogrom”, per come l’ aveva conosciuta il vecchio continente nei secoli precedenti, alla scientificitA� del Male assoluto. Il 27 gennaio 1945 poi si chiuse l’incomprensibile voragine di Auschwitz – Birkenau e, con essa, l’oceano concentrazionario nazista che aveva ingoioato milioni di esseri umani colpevoli solo di esistere.
“Am grossen Wannsee” A? solo un racconto didattico che prova a rispolverare i temi ed i protagonisti di quella Conferenza, nella consapevolezza che essa costituA� un giro di boa dentro la rotta dell’ Olocausto e nel settantesimo anniversario della stessa, partendo dalla ” voce ” del suo ” amanuense “: un banale individuo il cui nome era Adolf Eichmann e che, proprio nella nostra regione, si trasformA? in Richard Klement, per poi diventare Francisco Schmid in Argentina, dove era fuggito grazie d una rete di prtoezioni e di solidarietA� degli ” alten Kameraden “.
Dalle fasi istruttorie del suo processo a Gerusalemme nel 1960 -1961, a ritroso fino a quella livida giornata del gennaio 1942 sulle gelide rive di un romantico laghetto alla periferia di Berlino, non tanto per ricordare, quanto soprattutto per conoscere una delle pagine meno note della Shoah.
In scena sette attori, guidati dalla regia di Emilio Frattini e Renzo Fracalossi, percorreranno in cinque quadri le tappe principali di quel calvario, accompagnati dalle partiture musicali di Pavel Haas, compositore ebreo – boemo di fama e scomparso nella notte e nella nebbia di quegli anni d’ inferno per l’ Ebraismo, eseguite da un Quintetto di Ottoni sotto la guida del M.o Federico ScarfA�.
Con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento, Assessorato alla Cultura.