Questo pomeriggio, giovedì 17 gennaio 2008 ad ore 17.30, il Ridotto del Teatro Sociale ospiterà le poesie del poeta armeno (1884-1915); tratte da Mari di grano e altre poesie armene, l’appuntamento di oggi si presenta come un recital poetico-musicale inserito all’interno del progetto “Al Limite Al Confine“, organizzato dal Centro Servizi Culturali S.Chiara.
Verrano proposte musiche di Bach, Chopin, Debussy e dei compositori armeni Aram Kachaturian (1903-1978) e Arno Babadjanian (1921-1983)
Le voci recitanti saranno quelle di Antonio Caldonazzi e Maria Pia Zanetti, accompagnati dal pianoforte di Edoardo Bruni. Interverranno la professoressa Antonia Arslan e la dottoressa Emanuela Merlo.
Un modo per commemorare il “Grande Male� (Mez Yeghern) cioè il genocidio del popolo armeno perpetrato agli inizi del XX secolo. Un ricordo del poeta armeno Daniel Varujan, considerato “il più grande esploratore delle possibilità della lingua armena�, nato a Perknik (Sebastia) nel 1884 e brutalmente ucciso a colpi di pugnale il 28 agosto 1915 a soli 31 anni.
“Una voce sconosciuta arriva a noi dalle “terre di Nairì�, dal paese d’Armenia, l’antico altopiano sotto il monte Ararat, dove secondo la leggenda si posò l’Arca di Noè. E’ un canto di poesia e di saggezza, sono le parole di un dotto e dolce contadino – veggente che fu un grande poeta, e fu ucciso a trent’anni, nel fiore del suo genio; ma in trent’anni di vita fece in tempo a percorrere tante strade, a perdersi in affascinanti errori e a ritrovare la sua vita: la sua donna, la sua terra, la sua fede. E una patria per cui morire.�
Antonia Arslan è una scrittrice e saggista italiana di origine armena. Laureata in archeologia, è stata professore di letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova. Ha tradotto e curato le raccolte II canto del pane e Mari di grano di Daniel Varujan. Nel 2004 ha scritto il suo primo romanzo, La masseria delle allodole (Rizzoli), con il quale ha vinto il Premio Stresa ed il Premio Campiello e da cui è stato tratto l’omonimo film diretto dai fratelli Taviani (2007).
Antonio Caldonazzi, attore trentino, si diploma nel 1993 all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico. E’ produttore, attore e regista di diversi spettacoli, l’ultimo dei quali è Vino dentro, fortunato monologo con il quale compie una lunga tournée italiana che tocca anche alcune piazze europee (S.Pietroburgo, Bellinzona). Dal 1996 collabora costantemente con il Teatro Stabile di Bolzano come attore, regista, aiuto regista e assistente alla Direzione. Ha lavorato anche nel campo cine-televisivo.
Maria Pia Zanetti, attrice bolzanina, ha lavorato per anni con il Teatro Stabile di Bolzano diretto da Marco Bernardi, dove ha interpretato diversi ruoli per la regia di Paolo Bonaldi, Luigi Ottoni, Marco Bernardi. Ha innumerevoli esperienze anche radiofoniche, avendo interpretato per la sede RAI di Bolzano sceneggiati, commedie, varietà , letture e spot pubblicitari. Tiene corsi di lettura espressiva. Attualmente realizza, sempre per la RAI, speakeraggi e doppiaggi televisivi.
Edoardo Bruni, pianista e compositore trentino, è diplomato in pianoforte (Conservatori di Trento e di Rotterdam) ed in composizione (Conservatorio di Trento), è laureato in filosofia (Università di Padova) ed è dottore di ricerca in musicologia (Università di Parigi 4 – Sorbonne e di Trento). Svolge attività concertistica in Italia e nel resto d’Europa. Sue composizioni sono state eseguite tra l’altro dagli ensembles paigini La Pluma de Hu ed Alternance e dall’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento.
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